Il racconto di viaggio di Enrico Gianoli dalla spedizione SOS Arctic 2024 del 5 giugno 2024. Osservatorio Artico è Media Partner ufficiale della spedizione.
Giunti a destinazione
N 73° 16′ 30.504″ W 51° 59′ 50.37″ Altitud: 1743,91 m
5.6.2024. Arrivati!
Muoversi con il vento ha le sue difficoltà, non c’è dubbio, ma l’attesa concede spesso grandi ricompense. Ieri il vento ha soffiato a nostro favore e con forza. Così, in un solo giorno, abbiamo percorso i duecento chilometri che ci mancavano per raggiungere la meta.
La spedizione del Inuit Windsled 2024, tuttavia non è ancora terminata. Una parte della squadra dovrà aspettare l’arrivo dell’elicottero per essere trasportata a Upernavik, a circa 130 km dal punto d’arrivo della spedizione. Con sé porterà il materiale scientifico e alcuni altri elementi della slitta.
Per Felipe, io e Ramon, invece, l’avventura è tutt’altro che terminata. La parte finale di questa spedizione consiste nell’aprire una via che dal punto d’arrivo della spedizione porti fino ad Upernavik, in modo da poter organizzare, per il prossimo anno, un piano a emissioni zero anche per la fase di trasporto del materiale necessario per la prossima spedizione.
Tradizioni a zero emissioni
Anziché usare l’elicottero, si chiederà aiuto agli abitanti di Upernavik che ancora usano le slitte trainate con i cani, così da evitare non solo l’inquinamento derivante dall’uso del mezzo a motore, ma anche la sua inaffidabilità dovuta al difficile meteo di queste zone.
Per aprire questa nuova strada, abbiamo deciso di tentare la traversata di 130 km improvvisando un mini windsled, una sorta di scialuppa della nave principale. Abbiamo quindi unito tre slittini, costruito un sistema di tiro ad hoc e portato con noi i tre kite più piccoli. Contiamo così di percorrere buona parte del percorso.
Siamo partiti oggi pomeriggio, vedremo come andrà a finire! Avanzeremo con il mini windsled fino a dove riusciremo ad arrivare. Quando non potremo continuare con la nostra scialuppa, proseguiremo con gli sci. Speriamo di farcela in una settimana al massimo. Una cosa è certa, le avventure meravigliosamente folli da queste parti non finiscono mai.
Enrico Gianoli