Il racconto di viaggio di Enrico Gianoli, uno dei due italiani nella spedizione guidata da Ramón Larramendi, dopo il raggiungimento della calotta glaciale. Osservatorio Artico è Media Partner ufficiale della spedizione.
Lat 62.001321 Lon -44.99882
N 62° 0′ 4.7556″ W 44° 59′ 55.752″ h: 2.475 m
(Il punto è stato chiamato “JJ”, in onore di Jens Jacob Simonsen, uno dei membri della spedizione.
“Dopo due lunghi e faticosi giorni di viaggio, abbiamo finalmente raggiunto il punto di partenza per la traversata a bordo del WindSled. Non è stato un viaggio facile. L’ Avannaq, il forte vento del Nord, ha soffiato negli ultimi giorni creando molte onde di neve e rendendo il terreno particolarmente irregolare. Dove ci troviamo ora, a 160 km dall’inizio della calotta glaciale, sembra un mondo parallelo.
Qui, sulla calotta groenlandese, si ha l’impressione di trovarsi nel mezzo di un mare antico che, congelatosi improvvisamente, ha conservato le increspature delle sue onde. Solo un paio di isole si elevano all’orizzonte interrompendo un paesaggio altrimenti completamente bianco e omogeneo a 360 gradi.
Queste isole sono i nunatak. Alcuni si elevano al di sopra del ghiaccio da sempre, altri invece sono nuovi. I preparativi per il WindSled, nel frattempo, continuano a ritmo serrato. L’obiettivo è riuscire a montare tutta la slitta entro un paio di giorni e testimoni del clima che sta cambiando (molti di questi, non ancora presenti nelle mappe, stanno infatti fuoriuscendo dal mare di ghiaccio). E finalmente salpare con la nostra barca a vela su questo mare gelato.
Lat 61.997727 Lon -45.001996
N 61° 59′ 51.8136″ W 45° 0′ 7.182″ h: 2480 m
Oggi (domenica 12 maggio, ndr.) è stato un giorno emozionante per tutti i membri della spedizione. Dopo tanti preparativi, è finalmente giunto il momento che aspettavamo con ansia. Nonostante il vento fosse scarso e in direzione sfavorevole, abbiamo provato a muovere l’Inuit WindSled nella sua versione definitiva e con la sola forza del vento. Il risultato è stato impressionante: nella sua versione definitiva, composta da 5 moduli, quasi 20 metri e circa 3000 kg di peso complessivo, l’Inuit WindSled si è mosso utilizzando il secondo kite più piccolo a nostra disposizione, appena 20 metri quadrati.
Ramón Larramendi stesso, il capo della spedizione che da ormai 25 anni sta sviluppando questo veicolo, non si aspettava di riuscire a muoverlo con così tanta facilità. I preparativi per la partenza del WindSled sono finalmente terminati! Il resto della giornata verrà dedicata a far pratica di guida con tutti i membri della spedizione e domani, se le condizioni del vento lo permetteranno, inizieremo la traversata verso Nord.
Come dice un antico detto groenlandese: “Silap nalagaa”, il clima comanda. Per riuscire in questa impresa bisogna aver pazienza e saper aspettare il momento giusto. Nel frattempo, anche i preparativi per i rilevamenti scientifici in collaborazione con il CNR, il Climate change Institute e la Università Autonoma di Madrid sono terminati. A presto maggiori informazioni al riguardo!
Enrico Gianoli
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