Accordo di cooperazione con Equinor e Horisont Energi per la controllata di Eni, che lavorerà per il trasporto e lo stoccaggio di anidride carbonica nel Mare di Barents.
La CO2 in fondo al mare
Lo scorso 10 Dicembre Vår Energi, controllata dall’italiana ENI, ha annunciato l’accordo di cooperazione con le società Equinor e Horisont Energi per il progetto “Polaris CO2”, che prevede un sistema di trasporto e stoccaggio di anidride carbonica nel Mare di Barents.
Obiettivo del progetto di stoccaggio è quello di immagazzinare nel fondo del mare oltre 100 milioni di tonnellate di CO2. Sarà Equinor a guidare il piano operativo di Polaris, chiave di volta per lo sviluppo sostenibile dell’impianto di produzione di ammoniaca “Barents Blue”.
L’impianto di produzione, situato ad Hammerfest, in Norvegia, prevede infatti un “ciclo a emissioni zero” grazie proprio allo stoccaggio dell’anidride carbonica prodotta. Per arrivare a tale risultato, quindi, è necessario avere a disposizione un ampio bacino da poter riempire di “scarti di produzione”.
Un ciclo a somma zero
“Barents Blue and Polaris will serve as additional export capacity in the region opening further potential for bringing our natural gas resources in the area to the market”
Le parole di Bjørn Thore Ribesen, VP Field Development and Projects di Vår Energi, spiegano ancora meglio le mire future della partnership fra le tre aziende. Non si tratta solamente di lavorare per una produzione industriale sostenibile, ma per dare nuove possibili direttrici di indipendenza energetica alla regione.
Il sistema CCS (Carbon Capture and Storage) sarà probabilmente un aspetto chiave di tutte le future attività industriali, così come lo sta già diventando oggi in ambito marittimo. Aspetto che, tra l’altro, potrebbe aiutare una transizione ecologica ed energetica che possa riuscire a mantenere anche le attuali linee produttive.
Il “Blue Barents Ammonia Plant” si baserà sull’utilizzo del gas naturale per produrre ammoniaca: un gas industriale utilizzato a livello globale nel settore dei fertilizzanti e della chimica, ma anche un vettore di idrogeno molto efficiente, che lo rende uno dei combustibili più promettenti per la decarbonizzazione di parti del settore marittimo.
Leonardo Parigi
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