Il 24 maggio lo scalo a Oslo della “USS Gerald R. Ford”, prima di fare rotta oltre il Circolo Polare Artico per unirsi all’esercitazione “Arctic Challenge 2023”.
Prima della sua classe di portaerei a propulsione nucleare CVN-21, con oltre 330 metri di lunghezza e con più di 101.000 tonnellate di stazza lorda, la “USS Gerald Ford” mostra il suo peso alla capitale norvegese, dove ha fatto scalo nei giorni scorsi, prima di dirigersi verso Nord.
Lunedì 29 Maggio sono iniziate le operazioni di “Arctic Challenge 2023“, la nuova esercitazione militare aeronautica congiunta tra gli eserciti nordici, supportati da altri partner della NATO (tra cui l’Italia).
Il viaggio della Ford verso l’Artico segna un ulteriore punto di svolta nelle politiche di dimostrazione di forza nell’area, anche perché è la prima portaerei americana a fare scalo in Norvegia dopo 65 anni.
Per quanto l’Ambasciata statunitense in Norvegia abbia sottolineato che non esistono minacce nell’area che richiedano un dispiegamento militare, è chiaro il messaggio simbolico che gli Stati Uniti danno a queste esercitazioni. Anche perché è appena terminata un’altra esercitazione militare nella regione: Formidable Shield 2023.
Sempre in questi giorni, tra il 24 e il 26 Maggio, la Russia ha dato notizia di aver condotto un’esercitazione militare simile. In un’area di oltre 150.000 chilometri quadrati nel Mare di Barents, la Russia ha messo in moto un war game con oltre 15 navi militari, insieme a sottomarini e navi di supporto.
Il giornale “The Barents Observer” aveva dato notizia nelle scorse settimane che Mosca schierasse circa 15 bombardieri strategici a lungo raggio, Tu-95 e Tu-160, nella sua base aerea di Olenya nella penisola di Kola. Un bombardiere in grado di trasportare missili da crociera con una portata fino a 3.500km, ovvero con un raggio d’azione capace di colpire ovunque in Scandinavia.
La Ford può schierare fino a 75 aerei da combattimento, ospitando anche una dozzina di elicotteri, e ha un equipaggio di oltre 4.000 persone. Due i reattori nucleari a bordo che servono per la generazione di energia, affinché la nave abbia una vita operativa di circa 50 anni. Essendo stata varata nel 2017, questo potrebbe essere solo il primo di molti viaggi nella regione.
Leonardo Parigi
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