Donald Trump inizia a puntare con maggiore spinta sul Polo Nord. Washington ha stanziato una piccola somma nel bilancio 2021 per l’Artico, ma la crescita è notevole rispetto al passato. Dei 4,8 trilioni di dollari messi sul piatto per il bilancio degli Stati Uniti per il prossimo anno, 1 miliardo di dollari andrà a finanziare un secondo nuovo rompighiaccio polare e altre attività connesse.
Il budget 2021 prevede entrate per oltre 1,06 miliardi di dollari per il 2020 e altri 502 milioni di dollari per l’anno seguente grazie alla vendita di contratti di locazione di petrolio e gas all’interno dell’Arctic National Wildlife Refuge. Una misura, questa, già ampiamente dibattuta.
La richiesta di bilancio dell’Amministrazione Trump – a cui faranno seguito le richieste della Camera e del Senato, che solitamente vanno a limare o modificare sostanzialmente le indicazioni principali del Presidente – include oltre 555 milioni di dollari per finanziare una seconda unità per la Guardia Costiera degli Stati Uniti.
Nel corso degli ultimi due anni la Guardia Costiera aveva ricevuto finanziamenti per costruire un primo rompighiaccio pesante, che andasse a rinforzare una flotta gravemente carente. Con questa mossa Washington si assicura la presenza di due nuovi scafi per la regione polare. Il contratto con VT Halter, la società che costruirà il primo rompighiaccio, prevede la possibilità di costruirne altri due in seguito.
La stessa società, tuttavia, potrebbe non essere in grado di consegnare la prima imbarcazione entro il 2024, come da contratto. Il Government Accountability Office ha recentemente espresso preoccupazione per la linea temporale seguita dall’azienda, anche perché gli Stati Uniti sono in grande ritardo su questa particolare questione rispetto ai competitor.
La Russia possiede oltre 40 rompighiaccio operativi in tutto l’Oceano Artico, tanto per rendere più chiara la disparità di forze in campo.
La proposta del Presidente degli Stati Uniti prevede anche una spesa di 15 milioni di dollari per proseguire le riparazioni sulla Polar Star, l’unico rompighiaccio pesante operativo ad oggi nella flotta statunitense. Ma le carenze di Washington nella regione non riguardano solamente il numero di rompighiaccio.
Nonostante l’imponente numero di marines presenti nella base di Thule, in Groenlandia, gli Stati Uniti guardano all’Artico con estremo interesse – è solo della scorsa estate la proposta di Donald Trump di acquistare (sic) la Groenlandia stessa dal Regno di Danimarca – ma ancora con poche risorse messe sul tavolo.
Lo scorso novembre Trump aveva firmato un Memorandum sulla mappatura oceanica della Zona Economica Esclusiva degli Stati Uniti e della costa occidentale dell’Alaska. Il nuovo budget prevederebbe dunque una quota di oltre 188 milioni di dollari al NOAA per continuare le esplorazioni marittime al largo delle coste settentrionali degli Stati Uniti.
La mappatura e la ricerca sull’oceano aiuterebbero anche a identificare potenziali nuove fonti di minerali ed energetiche, nonché aree di significativo valore ecologico e di conservazione.
Leonardo Parigi
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