La sterna artica detiene il record per la migrazione più lunga rispetto a qualsiasi altro animale nel mondo, effettuando ogni anno un viaggio dal circolo polare artico al circolo polare antartico.
Alcune sterne artiche sono in grado di effettuare una migrazione di oltre 96.000km all’anno, pari a due volte il giro della Terra.
Questi piccoli uccelli marini sono nati per volare per lunghe distanze: sono leggere, con corpi piccoli, zampe corte, ali strette, becchi e piedi di colore rosso vivo, piume grigie e bianche sul corpo, e nere sul capo.
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Informazioni sulla sterna artica
- Nome comune: Sterna artica
- Nome ufficiale: Sterna paradisaea
- Lunghezza: 25 – 40 cm
- Peso: 85 – 125 grammi
- Habitat: Artico e Antartide
- Stato di conservazione: non in pericolo
- Dieta: pesci, crostacei
- Aspetto: colore grigio e bianco con un “berretto” nero sul capo e un becco rosso
Migrazione sterna artica
Le sterne artiche possono essere trovate praticamente ovunque, dato che la loro migrazione le porta a raggiungere praticamente tutti gli oceani e i continenti.
Si riproducono sulle coste e sulla tundra delle regioni artiche e subartiche dell’Europa, dell’Asia e del Nord America, quindi seguono il sole e il bel tempo nel loro viaggio annuale verso il circolo polare artico, in un viaggio che richiede un paio di mesi.
La rotta migratoria della sterna bianca è la più lunga al mondo, e si estende per oltre 90.000km all’anno. Le sterne artiche possono percorrere circa 2.4 milioni di km nella propria vita (che sono pari a tre volte il viaggio di andata e ritorno Terra-Luna).
Cosa mangia la sterna artica?
Le sterne artiche sono anche molto abili nel catturare le proprie prede, che è un altro motivo grazie al quale possono volare così lontano in così poco tempo.
Questi uccelli marini si librano in aria mentre cercano il proprio cibo – principalmente pesci, ma anche insetti e crostacei – sulla superficie sottostante.
Quindi si tuffano in acqua per catturare la preda, che possono persino mangiare in movimento.
Sterna artica: riproduzione
Il rituale di accoppiamento può avvenire anche in volo: l’esemplare di sesso maschile si avventa all’interno di un gruppo di sterne con un pesce in bocca mentre emette dei suoni.
Dopodichè, la coppia si dirige verso terra, dove l’uccello si pavoneggia un po’ prima di offrire la propria preda alla femmina.
Ma dove depone le uova la sterna artica?
A giugno e luglio, le coppie di sterna nidificano su spiagge sabbiose o su scogli, dove il maschio costruisce un piccolo nido in cui la femmina depone due o tre uova.
Le sterne sono molto difensive nei confronti del proprio nido, e attaccano senza timore chi prova ad avvicinarsi (compresi gli umani) beccandogli la testa. Sono così feroci che altri uccelli nidificano nelle vicinanze per sfruttare questa sorta di protezione.
I genitori si alternano incubando le uova, che si schiudono dopo tre o quattro settimane.
I pulcini nascono con zampette già ben sviluppate, che permettono loro di reggersi sui precari luoghi di «nidificazione» in cui si ritrovano.
I genitori continuano a portare pesce ai cuccioli, aumentando lentamente la quantità di cibo in modo che il pulcino di sterna paradisaea impari a nutrirsi di prede più grandi.
Dopo circa un mese, i pulcini imparano ad immergersi da soli per catturare autonomamente i pesci.
Quanto tempo vivono le sterne artiche?
Le sterne artiche vivono in media 20-30 anni.
È stato documentato che una sterna artica possa vivere fino a 43 anni.
Quanti esemplari di sterna sono presenti oggi sulla Terra?
Ci sono oltre 1.000.000 di esemplari di sterna bianca sulla Terra.
La specie è definita “a rischio minimo”.
Minacce alla sopravvivenza
I principali predatori sono le volpi, i gatti e altri uccelli marini più grandi (come gli skua) che possono attaccare sia le sterne adulte, le uova, e i pulcini.
Un’altra minaccia è indubbiamente il cambiamento climatico: secondo l’International Union for Conservation of Nature, si prevede che le sterne artiche perdano dal 20 al 50% del proprio habitat a causa dei cambiamenti di temperatura legati ai cambiamenti climatici.
L’aumento della temperatura dell’acqua, ad esempio, sta allontanando le loro prede, causando nel contempo una diminuzione di fonte nutrimento per le sterne.
Curiosità sulla sterna artica
- Prima di prendere il volo, la colonia di sterna paradisaea diventa totalmente silenziosa: questo momento è definito “terrore”;
- Le sterne artiche non trascorrono il volo sbattendo le ali, ma si librano nell’aria mantenendo le ali ferme in posizione orizzontale (possono addirittura dormire durante il volo);
- Le sterne artiche sono una delle uniche specie di uccelli (a parte il colibrì) in grado di librarsi in volo;
- Invece di percorrere rotte migratorie dirette tra il Polo Nord e il Polo Sud, questi uccelli deviano anche per lunghe distanze per evitare condizioni meteorologiche avverse o per trovare una migliore alimentazione.
Conclusioni
Eccoci giunti al termine di questo lungo articolo sulle sterne artiche.
Se hai bisogno di altre informazioni, leggi il mio articolo sugli animali che vivono al Polo Nord oppure lascia un commento qui sotto.