Steadfast Defender al via in questi giorni sul fianco nord-orientale dell’Alleanza Atlantica, con numeri da Guerra Fredda.
Non si cita direttamente, ma è ovvio che l’unico attore non protagonista di questa storia sia la Russia. La portata dell’esercitazione Steadfest Defender 2024, al via questa settimana, è di quelle eccezionali. Un ritorno al passato per evitare un futuro già visto, potremmo dire.
La NATO ha ufficializzato i numeri della sua prossima esercitazione militare congiunta, che prenderà piede sul fianco orientale e settentrionale dell’Alleanza Atlantica. Oltre 32 Paesi coinvolti, con 90.000 unità dispiegate fra terra, cielo e mare (e sotto), per prepararsi a un eventuale attacco militare di Mosca.
Saranno oltre 50 gli scafi presenti all’esercitazione, coinvolgendo portaerei e cacciatorpedinieri, fregate e navi da supporto. Oltre 80 le unità da combattimento aereo, fra caccia, elicotteri e droni, che sorvoleranno più di 1.100 veicoli da guerra, tra carri armati e unità mobili.
“Queste esercitazioni sono un altro elemento della guerra ibrida scatenata dall’Occidente contro la Russia”, ha detto Alexander Viktorovich Grushko, viceministro degli Esteri russo. “Un’esercitazione di questa portata segna il ritorno definitivo e irrevocabile della NATO agli schemi della Guerra Fredda, quando il processo di pianificazione militare, le risorse e le infrastrutture venivano preparate per il confronto con la Russia.”
L’ultima esercitazione militare di questa portata, come segnalato dalla stessa NATO, era stata “Reforger” nel 1988, che aveva coinvolto oltre 125.000 soldati. Ma già Trident Juncture, nel 2018, aveva riportato indietro la memoria, schierando 50.000 unità.
Le varie parti di Steadfast Defender inizieranno in questi giorni, per concludersi a Maggio. Sono previsti diversi scenari in molti Paesi del fronte orientale, e la Svezia – ancora in attesa del via libera del parlamento turco per il suo ingresso nell’Alleanza – parteciperà come membro “invitato”.
Stoccolma però non aspetterà Ankara per ridare il via al suo ammodernamento di truppe. Sul finire del 2023 è stata ufficializzata la commessa per l’implementazione dell’arsenale missilistico svedese, mentre è previsto per il 2027-2028 il lancio dei due nuovi sottomarini ibridi lunghi 66 metri, che saranno a disposizione della NATO per sorvegliare le acque del Baltico.
Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le voci politiche e militari in favore di una corsa alla difesa. Da ultimo, Eirik Kristoffersen, a capo delle forze armate norvegesi, che afferma al Dagbladet: “Abbiamo una finestra di tre anni per prepararci alla guerra con la Russia“.
Norvegia e Svezia, che partecipano anche a Steadfast Defender 2024, saranno poi tra i protagonisti di “Nordic Response”, la seconda esercitazione dell’Alleanza Atlantica prevista per quest’anno. Nordic Response prenderà il posto di Cold Response, e coinvolgerà oltre 20.000 truppe della NATO.
Leonardo Parigi
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