Cina

Spy Story nell’Artico fra Russia e Cina

Ha tutti i contorni di una Spy Story alla James Bond la storia di Valery Mitko, ex capitano della Marina Russa accusato da Mosca di lavorare per l’intelligence cinese.

 

Per la Russia con amore

Mitko, 78 anni, ha passato la sua vita a lavorare nella Marina di Mosca, prima per l’URSS e poi per la Federazione Russa. Oggi Mitko è Presidente dell’Accademia di Scienze Sociali Artiche di San Pietroburgo. Alla fine di febbraio il Professore viene portato al quartier generale dell’FSB (Federal’naja služba bezopasnosti, la principale agenzia di sicurezza russa) per essere interrogato su alcuni documenti.

Fonte: www.thebarentsobserver.com

L’accusa mossa a Mitko è di “Alto Tradimento” e “Spionaggio”. Un’accusa pesante, tanto più se il crimine di cui viene incolpato l’ex ufficiale sarebbe volto a beneficio della Cina. Durante un viaggio nel Paese del Dragone, secondo l’FSB, Mitko avrebbe consegnato materiali secretati all’intelligence di Pechino. La Spy Story nell’Artico fra Russia e Cina diventa uno degli scoop del momento.

Valery Mitko respinge le accuse, mentre l’agenzia statale TASS, citando fonti interne, afferma che il Professore avrebbe fornito informazioni confidenziali sulla ricerca idroacustica e sui metodi di rilevamento dei sottomarini. E che, inoltre, avrebbe ceduto informazioni top secret sui progetti dei sottomarini battenti bandiera russa, che tra l’altro rappresentano uno dei vantaggi competitivi di Mosca in tutta l’area.

 

Un arresto di grande impatto

Ivan Pavlov, il suo avvocato, conferma i viaggi del suo assistito in Cina, soprattutto verso l’Università di Dalian, ma smentendo categoricamente ogni addebito. Lo scorso anno Mitko ha pubblicato un volume ampio sui fattori geopolitici delle missioni artiche russe, ma è solo l’ultima delle oltre 400 pubblicazioni scientifiche che portano la sua firma. Un nome noto nel settore, anche perché Mitko ha ricevuto 24 medaglie durante la sua carriera.

Drills for nuclear submarine crews at training center in Murmansk Region”. The K-114 Tula nuclear submarine at a pier of the Russian Northern Fleet’s naval base in the town of Gadzhievo. Foto di Mikhail Fomichev

Oggi Mitko è agli arresti domiciliari. «Mi considero un patriota del mio Paese, e per tutta la vita ho servito gli interessi dell’URSS e della Russia. Non ho commesso alcun crimine, soprattutto non il tradimento. Non ho altro da aggiungere», afferma Mitko commentando le sue accuse al Team29. Una Spy Story nell’Artico fra Russia e Cina che alza l’attenzione sui rapporti tra i due colossi geopolitici.

Leonardo Parigi

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Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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