La spedizione è finita! L’ultimo racconto di viaggio di Enrico Gianoli dalla spedizione SOS Arctic 2024, del 13 giugno 2024. Osservatorio Artico è Media Partner ufficiale della spedizione.
12.6.2024. Upernavik, Groenlandia.
Per gestire la logistica in Groenlandia, tra clima rigido e variabile, e mezzi limitati, è fondamentale avere grande capacità di adattamento. L’elicottero che doveva venire a prenderci non ha potuto volare. Problemi tecnici lo hanno costretto a terra.
L’unica opzione disponibile, pertanto, è stata quella di attraversare la banchisa, arrivare dove lo spesso ghiaccio si interrompe e, da lì, salire sulla barca che ci sarebbe venuta a prendere. Ci siamo così incamminati in mezzo al fiordo. Intorno a noi, decine di foche, che prendevano placidamente il sole sdraiate sullo strato di ghiaccio, erano distribuite a piccoli gruppi vicino ai loro buchi scavati nel gelo, pronte all’immersione in caso di pericolo.
Sotto di noi, invece, uno strato di approssimativamente una ventina di centimetri ci separava da decine di metri di acqua gelida. Abbiamo così percorso circa 10 km, finché, all’improvviso, abbiamo visto una figura nera in lontananza venirci incontro.
Era il nostro caro amico J.J. che, portando con sé un tooq – un pesante palo con punta di ferro che gli Inuit usano per controllare lo spessore della banchisa – era venuto a darci una mano nell’ultima parte del cammino, dove la banchisa cominciava a porsi con più fratture.
Percorsi l’ultimo paio di chilometri insieme, abbiamo finalmente raggiunto la barca. A bordo, per accoglierci nel migliore dei modi, J.J. aveva lasciato snack, frutta e birra. Dopo due ore di viaggio in barca, trascorse a rifocillarci e a riposare, siamo arrivati a Upernavik, il secondo paese più a Nord della Groenlandia.
La spedizione era finita! Abbiamo così fatto una meravigliosa doccia, la prima dopo più di un mese, bevuto e mangiato una cena deliziosa e goduto di un caldo e morbido letto. In questi giorni ci occuperemo di organizzare la spedizione dei campioni di neve e dei dati scientifici che abbiamo raccolto in questo lungo viaggio tra le zone remote della calotta groenlandese. Zone di difficile accesso, incredibilmente attraversate senza motore, ma con la sola e maestosa forza del vento. Una realtà possibile, una realtà sostenibile.
Il team del windsled coglie l’occasione per ringraziare coloro che, in uno sforzo di collaborazione internazionale, hanno creduto in questa realtà rendendola possibile. Un grande ringraziamento va ai centri di ricerca CNR-ISP (Italia), Institute of Climate Change del Maine (USA) e Universidad Autonoma de Madrid (Spagna), che hanno fornito gli strumenti scientifici di questa spedizione e parte dei finanziamenti.
Allo stesso modo, ringraziamo gli enti che hanno prontamente creduto in questo progetto e i cui finanziamenti sono stati fondamentali: Sella SGR, Banca Patrimoni Sella e C., Sella Holding, Programma di Ricerca in Artico (PRA), Management and Sport (MAS), Terre Polari, Tasermiut e Life Cycle Engineering (LCE).
Ultimo ma non ultimo, grazie di cuore al mitico Osservatorio Artico che fin da subito è stato disponibile a supportarci nella comunicazione del SOS Arctic 2024.
Fiduciosi che questa non sia la fine ma solo l’inizio di un grande percorso insieme.
Enrico Gianoli
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