Il racconto di viaggio di Enrico Gianoli dalla spedizione SOS Arctic 2024 dell’11 giugno 2024. Osservatorio Artico è Media Partner ufficiale della spedizione.
Di seguito gli ultimi aggiornamenti da Ramón, Enrico e Felipe, in cerca di una via “sostenibile” per Upernavik. Mentre il resto del gruppo è rientrato, loro stanno cercando una via percorribile per la prossima missione di SOS Arctic – Inuit Windsled.
N 73° 11′ 54.5316″ W 55° 5′ 45.3876″. Altitudine: 0 m
11.6.2024. Dopo un mese completamente circondati dalla neve e dai ghiacci, ieri pomeriggio, per la prima volta, abbiamo toccato terra. Sorprendente l’emozione nel vedere che, in un pezzo scoperto dalla neve, spuntava un primo ciuffo giallastro d’erba. Poi, un po’ più in là, del muschio; e, infine, un piccolissimo fiore di un viola intenso.
La nostra traversata nel Semersuaq era terminata.
Dovevamo però ancora attraversare il lungo valico tra le montagne. Un’impresa non scontata, non sapendo ciò che ci poteva aspettare. Abbiamo così distribuito il carico negli zaini e ci siamo incamminati. Non è stato facile. La neve, sciolta dal caldo della giornata, era molle e spesso e volentieri faceva sprofondare il passo, complice il peso notevole degli zaini.
Scesi da un ripido pendio a fianco del fronte glaciale, siamo arrivati al lato di un grande lago. Poiché lo strato di gelo in superficie non era ormai abbastanza forte da sostenere il nostro peso, però, abbiamo dovuto risalire un altro versante della montagna arrampicando su salite di roccia spesso instabile e percorrendo poi una ampia cresta di nunatak alla cui fine, stanchi, abbiamo montato la tenda.
Oggi, invece, scesi dalla montagna e aggirato un secondo lago, siamo finalmente giunti alla spiaggia del fiordo. Incredibile!
Arrivati lì, tuttavia, ci siamo resi conto di qualcosa di inaspettato. Per almeno una decina di chilometri il fiordo presenta ancora una spessa banchisa; perfetta per i cani da slitta, ma invalicabile per la barca che dovrebbe venirci a prendere da Upernavik.
Qualche ora fa, abbiamo quindi mandato la richiesta per l’elicottero, che speriamo domani possa venire a prenderci, portandoci alla tanto agognata Upernavik. Nel frattempo, ci godiamo il meritato riposo nella nostra tenda; montata, per la prima volta, su terra.
Enrico Gianoli
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