Oltre 10.000 soldati prendono parte all’esercitazione in previsione del più grande training Zapad 2021, in calendario per il prossimo Settembre.
Giochi di guerra
In attesa dell’avvio di Zapad 2021, le truppe di Mosca stanno muovendosi in questi giorni per un’esercitazione su larga scala che vede impegnata in primis la Flotta del Nord. Zapad 2021 è la più grande esercitazione militare russa prevista per quest’anno, e si svolgerà su diversi territori. Inserita nella cornice delle ultime esercitazioni (Vostok-2018, Tsentr-2019 e Kavkaz-2020), riprende l’ultima esercitazione nel distretto militare occidentale Zapad-2017.
L’esercitazione sarà particolarmente ampia, e sarà concentrata sull’integrazione militare russo-bielorussa, con forte utilizzo terrestre. Tuttavia sarà utilizzata la grande parte della Flotta del Nord e delle sue componenti aeree e marine, con un determinato accento anche sulle capacità di risposta nel Mar Baltico e nella regione di Kola.
Componente della Marina Militare Russa, la Flotta del Nord rappresenta il “quinto settore” militare in cui è divisa la Federazione, ed è oggi la struttura di punta per la difesa del bastione militare di Kola. A fine 2020 un decreto presidenziale istituiva un distretto militare autonomo per la Flotta del Nord, a partire dal 1 Gennaio di quest’anno.
Un riconoscimento importante per diversi motivi. Per la prima volta una flotta viene elevata al grado paritario degli altri distretti militari (Ovest, Sud, Est, Centrale), e per la seconda volta in una decade la “Northern Fleet” aumenta il proprio valore strategico, dopo che nel 2014 era stata designata a Joined Strategic Command.
Fuoco vicino al confine
Lungo la costa della penisola di Sredny, a soli 20 chilometri dal confine settentrionale russo con la Norvegia, le truppe della Flotta del Nord si stanno esercitando anche con l’artiglieria pesante. L’esercitazione tattica sulla costa del Mare di Barents è finalizzata a una missione di difesa anti-anfibia, parte del più ampio addestramento del personale guidato dal comandante della flotta settentrionale, l’ammiraglio Aleksandr Moiseev.
Sono circa 400 i soldati impegnati con 80 unità di equipaggiamento, trasferiti sulla costa dove si svolgono le esercitazioni di tiro, anche con sistemi missilistici antiaerei, stando alle informazioni ufficiali. Simulazioni di difesa delle coste, creazione di posizioni difensive e anche installazione di campi minati sono solo alcune delle attività delle truppe russe su questa esercitazione.
“I militari hanno condotto un tiro pratico da armi leggere standard, lanciagranate e armi BTR-82AM in varie posizioni bersaglio. Sono coinvolti veicoli corazzati BTR-82A, sistemi missilistici antiaerei Strela-10, artiglieria semovente 2S9 Nona-S, installazione di mortai e vari impianti di ingegneria attrezzatura. Le attività di esercitazione sono previste presso i poligoni di terra della regione di Murmansk, presso i poligoni navali del Barents e del Mar Bianco, nonché in alcune aree dell’Atlantico nord-orientale”.
La potenza della flotta e le preoccupazioni alleate
Sono state circa 30 le navi da guerra schierate in mare come parte dell’esercitazione. Tra queste unità, i tre sottomarini a propulsione nucleare “Vepr“, “Orel” e “Knyaz Vladimir”. Oltre ai sottomarini, numerose imbarcazioni logistiche e da guerra si stanno esercitando nel Mare di Barents, in un’area chiusa al trasporto civile, con il lancio di missili.
Intanto nei giorni scorsi il servizio informativo della Flotta del Nord pubblicava una nota secondo cui il suo “gruppo artico” è partito per un viaggio nell’Oceano Artico. Una spedizione annuale – giunta nel 2021 alla sua decima edizione – che prevede l’invio della nave antisommergibile Severomorsk, il rimorchiatore di salvataggio Pamir e la petroliera Sergei Osipov.
La Norvegia si muove
Nel frattempo, la Norvegia dà il via a un nuovo step di sorveglianza regionale con i nuovi P-8A Poseidon. Cinque nuovi aerei di sorveglianza che andranno a sostituire gradualmente i P-3 Orion, che garantiscono la sicurezza sui mari norvegesi (e anche al di sotto dei flutti). Entro la fine dell’anno Boeing andrà a consegnare i nuovi aeromobili alla Norwegian Defense Materiel Agency (NDMA).
L’aereo dovrebbe volare sui cieli della Norvegia all’inizio del 2022, mentre i prossimi quattro aerei saranno consegnati tra il 2022 e il 2023. Ma non è l’unica novità per quanto riguarda Oslo, perché lo scorso 11 Agosto la Marina Militare nordica ha dato notizia dell’avvio della fase di allestimento del nuovo pattugliatore della Guardia Costiera.
Saranno tre le nuove imbarcazioni in dotazione, che saranno varate nel 2022, 2023 e 2024. Lunghi 136 metri, i nuovi pattugliatori classe “Jan Mayen” avranno compiti di sorveglianza sulla pesca, Search&Rescue, salvaguardia del territorio e monitoraggio delle coste. Le tre nuove navi prenderanno il nome dalle isole dell’Artico norvegese: “KV Jan Mayen”, “KV Bjørnøya” e “KV Hopen”. Ognuna di esse potrà ospitare fino a 100 persone.
Leonardo Parigi
Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati