Interviste

Osservatorio Artico inaugura la partnership con Un Viaggio Infinite Emozioni

Osservatorio Artico e “Un Viaggio Infinite Emozioni – UVIE” inaugurano la nuova partnership con l’intervista a Elisa Polini, che ci racconta lo sviluppo del progetto e le potenzialità della nuova partnership. Buona lettura!

Ciao Elisa! Sul tuo sito “Un viaggio infinite emozioni” ti definisci una “Arctic Lover”.
Cosa significa esattamente?

«Arctic Lover racchiude l’essenza di ciò che amo. Amante dell’Artico, dei suoi remoti e inospitali angoli, del candore della neve e delle mille sfumature di azzurro del ghiaccio. Amante della sua storia, della sua natura incontaminata e delle popolazioni autoctone che ci vivono.

Amo l’Artico in tutte le sue sfumature, le sensazioni che lascia e le emozioni che suscita quando lo visiti e i cambiamenti che inconsapevolmente ti porta a fare nella vita quotidiana. Amante a tal punto da renderlo parte integrante di me, di ciò che ho realizzato, del mio lavoro.

Elisa Polini © UVIE

Questo mio amore per l’Artico mi ha portata a spingermi oltre l’80° parallelo Nord, a vivere in condizioni estreme insieme ai Nenet in Siberia, a visitare remoti villaggi di pescatori in Groenlandia, di percorrere centinaia di chilometri in motoslitta nel deserto Artico e tanto altro.

Ho realizzato diversi progetti legati all’Artico e alle sue popolazioni con i quali voglio far conoscere queste zone remote e i loro abitanti in maniera approfondita, e non superficiale come molti fanno, e portare agli occhi delle persone le problematiche che queste terre stanno vivendo.

Dai reportage all’incoming, quali sono le attività di “Un viaggio infinite emozioni”, e quando è nato il progetto?

Un Viaggio Infinite Emozioni nasce un po’ per gioco nel 2016, spinto dai tanti complimenti ricevuti da chi mi segue da tanti anni sui social. Parla principalmente delle zone dell’Artico e dell’Antartide, ma tratto anche viaggi on the road e zaino in spalla nel resto del Mondo. UVIE è nato con l’intento di condividere informazioni utili per altri viaggiatori, far sognare attraverso le nostre foto e spingere le persone a realizzare i propri sogni, rendendoli un po’ più vicini.

Con il tempo è diventato un vero e proprio progetto di lavoro, raggiungendo ottimi risultati, e ne vado molto fiera. Al progetto lavora anche il mio compagno, il fotografo Luca Landoni. Oggi Un Viaggio Infinite Emozioni è diventato uno dei principali di riferimento per chi desidera conoscere l’Artico, non solo paesaggisticamente parlando, ma approfondendo la sua storia, le sue problematiche e tutto ciò che gli ruota attorno.

Halo nei dintori di Yllas © UVIE

Oggi collaboriamo con svariati Enti del Turismo, Agenzie e Tour Operator e altre realtà locali per una promozione del territorio etica, consapevole e sostenibile e per la realizzazione di materiale video e fotografico professionale. Collaboriamo in qualità di Travel Designer con diverse agenzie viaggio e con alcuni fotografi per la realizzazione dei loro viaggi nell’Artico.

Da qualche anno collaboriamo attivamente in qualità di Tour Leader con un’agenzia viaggi specializzata sull’Artico, Blueberry Travel. Per loro realizziamo anche reportage fotografici, racconti e progetti di promozione sempre legati a queste splendide terre.

Quali sono i Paesi che avete visitato, in ambito artico, che vi abbiano colpito maggiormente, e perché?

Il nostro primo amore in assoluto è stata la Lapponia, la prima terra artica che abbiamo raggiunto tantissimi anni fa. Ci hanno da subito colpito la sua essenza, i suoi meravigliosi paesaggi fiabeschi e la storia dei suoi abitanti, i Sami. Una popolazione così complessa, ma al tempo stesso affascinante da conoscere e scoprire.

Negli anni abbiamo avuto modo di passare tanto tempo insieme a loro, entrando in punta di piedi nella loro cultura e nelle loro tradizioni, che abbiamo imparato a conoscere pian piano e delle quali siamo rimasti affascinati. Questa nostra curiosità ci ha portato ad intraprendere una spedizione invernale in Siberia, sperduti sugli Urali Polari, dove abbiamo vissuto per un po’ insieme ai Nenet. Un’esperienza difficile, sia mentalmente che fisicamente, ma che ci ha trasmesso davvero tanto.

Vivere la quotidianità di questo popolo nomade, osservarli mentre portano avanti i loro lavori quotidiani, mentre si prendono cura delle renne, in un ambiente ostile e inospitale come la Siberia, è stato qualcosa di indescrivibile a parole e che in qualche modo ha cambiato il nostro modo di vedere la vita.

Un altro luogo che ci è rimasto nel cuore sono le Isole Svalbard, dove siamo stati diverse volte e abbiamo toccato con mano cosa significa vivere a stretto contatto con una natura estrema ed inospitale e con i suoi abitanti, gli orsi polari. È sorprendente come l’uomo sia stato in grado di adattarsi senza interferire troppo con il loro regno. Quassù l’uomo è solo un ospite e la natura glielo ricorda in ogni occasione.

E poi ancora la Groenlandia, dove siamo entrati in contatto con la popolazione locale, gli Inuit, avendo l’opportunità di conoscerne la storia e le varie problematiche sociali e politiche. Per non parlare della maestosità della natura che quassù ti lascia davvero senza parole. Ed è stato incredibile scoprire i vari cambiamenti che sta subendo a causa del riscaldamento globale, raccontati da chi quassù ci vive e li ha visti, negli anni, con i propri occhi. Una terra che abbiamo intenzione di scoprire presto in maniera più approfondita.

Il turismo è uno dei temi cruciali per lo sviluppo della regione artica. Anche voi avete assistito a un boom di interesse nel riguardo del Grande Nord?

Radik con l’abito tradizionale Nenet © UVIE

Purtroppo sì. E dico purtroppo perché spesso e volentieri si tratta di turismo modaiolo, inconsapevole e maleducato che non rispetta la natura e la storia di questi luoghi. Fortunatamente però ci sono anche agenzie che si sono specializzate sull’Artico e che propongono esperienza autentiche, educano i propri viaggiatori prime e durante il viaggio e promuovono un turismo consapevole e sostenibile.

Credo che il turismo nell’Artico sia destinato a crescere ancora nei prossimi anni e questo è un bene per chi ci vive, ma speriamo venga fatto con maggior rispetto.

Quali sono le prospettive e quali le attività future di “Un viaggio infinite emozioni”?

Sicuramente desideriamo portare avanti i nostri progetti legato all’Artico (e all’Antartide), tra cui People of the Arctic, nel quale raccontiamo la storia e la vita delle popolazioni che vivono in queste terre estreme. Abbiamo in programma – Covid permettendo – di andare a vivere con un’altra popolazione per un po’ di tempo, di cui per scaramanzia non diciamo nulla dato che abbiamo dovuto già rimandare per due anni di seguito!

Continueremo ad organizzare viaggi fotografici e spedizioni alla scoperta di queste splendide terre e a collaborare con Enti del Turismo, agenzie e TO per la promozione dei territori. Continueremo a scrivere per diverse riviste e magazine del settore, come Latitudes e Guide Marco Polo per citarne un paio e speriamo di poter portare a termine alcuni progetti, anch’essi saltati l’anno scorso, che ci porteranno a realizzare dei reportage nell’Artico insieme ad alcune importanti realtà che lavorano in quest’area.

Siamo felici di essere parte del vostro network! Secondo te cosa possono trovare i nostri lettori sul vostro portale?

Sul nostro portale potranno fare il pieno di informazioni per quanto riguarda l’organizzazione di viaggi in queste terre così difficili da esplorare, soprattutto se si è alle prime armi. Troveranno guide dettagliate e informazioni pratiche (ad esempio su come vestirsi nell’Artico, sui visti, sulla guida, etc.), articoli di approfondimento sulle singole zone, sulle tradizioni e sulla cultura locale.

Matriona, donna Nenet © UVIE

Il tutto corredato dai nostri scatti, per riempirsi un po’ gli occhi di bellezza in attesa di poterla visitare di persona. Il nostro blog ha anche una sezione fotografica nella quale troveranno guide dettagliate su come fotografare l’aurora boreale, come realizzare scatti alla Luna, all’acqua per darle l’effetto seta e tanto altro.

Quale Paese nordico ci consigli di visitare e perché?

Per un primo viaggio nell’Artico consiglierei la Lapponia o l’Islanda (subartico), sia per la facilità organizzativa sia per la varietà di paesaggi che offrono. Per chi invece è già stato nell’Artico consiglio senza dubbio le Svalbard, per avere la possibilità di ammirare il deserto artico da vicino, capire cosa vuol dire visitare un luogo dove la natura estrema regna sovrana e capire perché è importante proteggerlo.

Per chi desidera invece avere l’opportunità di passare un po’ di tempo con la popolazione locale consiglio sempre la Lapponia, dove è più semplice entrare in contatto con i Sami e la loro cultura. Vivere con i Nenet o gli Inuit non è una passeggiata, sia per le condizioni estreme del luogo sia per il come e dove vivono. 

Blog: www.unviaggioinfiniteemozioni.it

FB: www.facebook.com/Unviaggioinfiniteemozioni/

IG: www.instagram.com/elisa.polini/ 

Leonardo Parigi

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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