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La Norvegia al riarmo, fra maxi investimenti e un nuovo hub NATO

Credit: Johanne Søstuen / Forsvaret

La Norvegia si riarma: la guerra della Russia all’Ucraina e ha reso i paesi nordici e altri alleati della NATO sempre più ostili, spingendo le Forze armate norvegesi ad avviare un importante rinnovamento.

Budget in crescita per una difesa più forte

A giugno 2024, il parlamento norvegese ha adottato un emendamento alla legge di bilancio aumentano il budget per la difesa da 91 a 104 miliardi di corone norvegesi (9.14 miliardi di euro). Ciò consentirà alla Norvegia di raggiungere l’obiettivo di spesa per la difesa del 2% del PIL due anni prima di quanto previsto. Nell’ultimo decennio, la spesa nominale per la difesa della Norvegia è infatti cresciuta costantemente, passando da 48 miliardi di corone norvegesi nel 2014 a più di 100 miliardi nel 2024.

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Sempre a giugno 2024, il Parlamento ha approvato un piano pluriennale per lo sviluppo delle forze armate tra il 2025 e il 2036. La Norvegia prevede di spendere un totale di 611 miliardi di corone (61 miliardi di euro) per la modernizzazione militare e il rafforzamento delle sue capacità di difesa entro il 2036.

Le priorità in questo settore includono l’espansione delle infrastrutture militari e delle riserve di materiale, l’aumento del numero di coscritti addestrati annualmente da circa 9.000 a 13.700, il rafforzamento della difesa aerea, l’espansione delle forze terrestri da una a tre brigate, l’aumento della situation awareness attraverso l’acquisto di satelliti e Unmanned Air Vehicles (UAV) e la sostituzione di quasi tutte le navi da guerra.

Il centro anfibio della NATO

Oltre all’acquisizione di nuovi armamenti e all’espansione delle forze, il paese sta investendo quasi 16 miliardi di corone (1,37 miliardi di euro) in basi e materiali nella sola regione di Troms. La NATO ha infatti scelto Sørreisa, nella contea norvegese di Troms, come sede del nuovo centro anfibio.

Si tratterà di una struttura di addestramento dove le forze anfibie collaboreranno a stretto contatto con la difesa, aerea, marittima e terrestre. Le forze norvegesi si addestreranno qui insieme a quelle statunitensi, olandesi e inglesi in condizioni artiche.

La Norvegia non dispone di forze anfibie, ma l’area circostante è caratterizzata da una forte presenza militare: l’esercito Norvegia ha la sua base principale a Troms, il Comando delle Operazioni Speciali navali ha sede a Ramsund e la Guardia costiera a Sortlant. L’aeroporto locale è la base di un Joint Air Operations Center (JAOC) e di un Control and Reporting Centre (CRC).

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Personale della Marina norvegese e della Marina degli Stati Uniti sulle colline sopra Ramsund nel febbraio 2017.

L’Hub NATO prevede inoltre l’istituzione di un centro manutenzione per supportare radar e sensori di sorveglianza aerea. Il tutto fa parte di un programma per implementare la sicurezza della Norvegia e le sue capacità operative nella regione attraverso investimenti e crescita del personale. Nel piano a lungo termine è difatti prevista un aumento di 2500 dipendenti nonché investimenti in proprietà, edifici e strutture per quasi 16 miliardi di NOK.

Flavia Pace

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Flavia Pace
the authorFlavia Pace
Sono laureata in International Relations presso l’università Luiss Guido Carli con una tesi sulla multidimensional security nell’Artico e le sfide ed opportunità per l’Italia. Ho un Master di II livello in Geopolitica e Sicurezza Globale. Sono fortemente appassionata di difesa militare e sicurezza internazionale.

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