A Royal Norwegian Air Force F-35 Lighting II fighter leaves its shelter at Keflavík Air Base in Iceland. Norway sent the fighters to Iceland, which doesn't have its own air force, in February 2020. Fonte: https://www.flickr.com/photos/nato/albums/72157713424330352
L’ultimo volo degli F-16 di stanza nella base più settentrionale del Paese risale al 6 Gennaio scorso.
Dopo 66 anni di servizio, la base aerea di Bodø ha chiuso i suoi cancelli, spegnendo le luci ed eliminando i calendari di volo. Il 6 Gennaio scorso, infatti, i caccia della Royal Norwegian Air Force hanno svolto la loro ultima missione partendo dalla base più settentrionale del Paese.
Situata a circa 80 chilometri a Nord del Circolo Polare Artico, la base di Bodø è sempre stata strategicamente posizionata sulla costa del Mare di Norvegia, in grado di proteggere il territorio e lo spazio aereo norvegese dai MiG russi in partenza dalla penisola di Kola.
Con l’arrivo dei più moderni F-35, però, la base (che forniva anche parte delle unità del Quick Reaction Alert della NATO) ha cessato il suo utilizzo. I nuovi caccia, infatti, partiranno dalla base di Ørland, nella Norvegia meridionale.
La chiusura di Bodø, aperta nel 1955, segna anche la fine dell’utilizzo degli F-16. I nuovi e molto più potenti caccia americani sono stati acquistati anche da Oslo, che ne ha già ricevuti 24 sui 52 complessivamente acquistati. Se la maggior parte di essi troverà casa a Ørland, alcuni altri verranno parcheggiati negli hangar della stazione aerea di Evenes, vicino a Harstad, più a settentrione.
Dopo 40 anni di servizio si ritirano quindi gli F-16. Il perché di questo spostamento e della razionalizzazione dei costi non dipende da una minore attenzione agli aspetti di difesa. Anzi, la potenza e la capacità di sorveglianza degli F-35 è molto maggiore ai suoi antecedenti, per cui è possibile svolgere compiti più efficaci anche da distanze più remote.
Alcuni degli F-35 sono già stati testati in missioni di addestramento a Evenes, volando anche insieme ai bombardieri B-2 della US Air Force. In primavera la Norvegia ospiterà la Cold Response 2022, la più grande esercitazione militare all’interno del Circolo Polare Artico dalla Guerra Fredda.
Circa 40.000 soldati saranno interessati dall’esercitazione della NATO, e lo stesso aeroporto di Evenes avrà un ruolo chiave nell’organizzazione. Oltre ai membri dell’Alleanza Atlantica, parteciperanno anche Finlandia e Svezia, segnando ancor di più la cooperazione nordica e atlantica in ottica militare.
Lo scorso Dicembre Helsinki ha ufficializzato l’acquisto di 64 nuovi F-35, mentre la Danimarca aspetta nel 2023 la consegna dei primi velivoli già comprati. Nel frattempo, l’aeroporto di Bodø continuerà a servire il traffico aereo civile, e ospiterà ancora 330 squadroni di elicotteri SAR che operano sotto la gestione del Joint Rescue Coordination Center della Norvegia settentrionale.
Leonardo Parigi
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