La Russia avanza ancora nei progetti di apertura della rotta commerciale settentrionale, ovvero quel tragitto marittimo che consentirebbe il transito di navi mercantili al largo delle sue coste artiche.
La penisola di Yamal rappresenta il punto di partenza del gas naturale liquefatto (LNG) per una rotta che punta verso le coste asiatiche. E per arrivare a destinazione, i tanker possono contare sulla cosiddetta Northern Sea Route.
Il tragitto prevede un viaggio che attraversa le acque tra l’arcipelago di Novaya Zemlya e lo Stretto di Bering, e se nel 2019 sono state trasportate 31 milioni di tonnellate di merce su questa rotta – con un deciso incremento rispetto all’anno precedente (+56,7%) – le ultime notizie spingono ancora più in là le prospettive.
Negli ultimi anni i viaggi sono stati in genere possibili solo tra luglio e novembre, quando il ghiaccio marino è sciolto o più sottile. Ma all’inizio di giugno la principale compagnia di LNG russa, la Novatek – che gestisce l’impianto LNG di Yamal – è riuscita a mettere in mare la sua nave ammiraglia, la Christophe de Margerie, e a farla arrivare a destinazione in soli 12 giorni. Scortata da una rompighiaccio nucleare, la nave metaniera ha percorso oltre 2.500 miglia nautiche in un periodo in cui il ghiaccio dovrebbe essere spesso, impedendo dunque la navigazione.
La rotta del fiore all’occhiello della flotta Novatek è stato un test, riuscito, per vedere fino a che punto possa arrivare il nuovo tracciato marittimo. Partita il 18 maggio dal porto di Sabetta, la Christophe de Margerie è giunta alle acque dell’Oceano Pacifico il 31 maggio, arrivando poi a destinazione in Cina dieci giorni dopo.
I piani del governo russo prevedono che la rotta del Mare del Nord, che taglia 4.000 miglia nautiche dall’alternativa meridionale via Suez, venga utilizzata per esportare 80 milioni di tonnellate di merci all’anno entro il 2024.
Il viaggio della metaniera è il primo tassello di un quadro decisamente più ampio. La pandemia, la stagnazione economica cinese e grandi problemi generali dell’industria marittima globale hanno minato le fondamenta del grande progetto di Mosca – e non solo – di creare la NSR in tempi rapidi. Inoltre, va sempre considerato che i trend climatici in Artico dipendono da svariati fattori, per cui risulta complesso investire sul lungo periodo in regioni così difficili.
Nonostante tutto ciò, il viaggio verso Est dello scafo Novatek è storico. I primi viaggi nella stessa direzione si sono svolti negli ultimi anni a luglio inoltrato, e tra ottobre e giugno l’azienda muove i suoi prodotti solo verso Ovest. Ma questa prova di forza spinge verso la Cina le prue delle grandi navi LNG russe, che potrebbero anticipare gli sviluppi attesi.
Leonardo Parigi
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