Aleksej Naval’nyj è morto nel primo pomeriggio di venerdì 16 febbraio, ora locale, secondo quanto comunicato dal Servizio penitenziario federale della Federazione Russa e dalle agenzie di stampa nazionali RIA Novosti , Reuters e TASS.
Personalità politica russa arcinota anche all’estero per le sue battaglie contro il governo di Vladimir Putin, è deceduto mentre si trovava in custodia presso la colonia penale di Charp, situata nel distretto autonomo Jamalo-Nenec, nell’Artico russo.
Naval’nyj, soggetto a vari arresti e detenzioni nel corso degli anni, con accuse che i suoi sostenitori hanno sempre considerato motivate politicamente, era stato arrestato l’ultima volta all’inizio del 2021 al suo ritorno in Russia dopo un avvelenamento.
La morte in carcere
Secondo quanto comunicato dalle agenzie di stampa russe, Naval’nyj si sarebbe sentito male dopo una passeggiata, perdendo i sensi. I soccorsi, immediati, prima da parte del personale di infermeria della colonia penale e poi dai medici giunti a bordo di un’ambulanza, sono stati vani.
La notizia della scomparsa di Naval’nyj arriva ad appena un mese dalle prossime elezioni presidenziali in Russia, alle quali il presidente uscente si presenta ampiamente favorito.
Tommaso Bontempi
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