Superato il record di maggiore latitudine mai raggiunta da una nave della Marina Militare, nave Alliance punta la sua prora verso Sud, per il ritorno verso le coste.
Chiunque passi per la prima volta nella vita il Circolo Polare Artico – e cioè il 66° parallelo Nord – deve essere battezzato a bordo. La tradizione marinara non solo è viva, ma ieri è stata estremamente vivace per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di vivere questo momento!
Ma facciamo un passo indietro: nave Alliance è alla sua ottava campagna consecutiva per il programma “High North“, e già l’idea che l’Italia abbia finanziato ben 3 trienni consecutivi per la ricerca batimetrica, geofisica e idrografica nell’Artico è di per sé un fatto rilevante e storico.
Abbiamo già detto della nuova unità di ricerca idro-oceanografica che porterà ai poli la bandiera della marineria italiana. E questo è un altro tassello importante. Ma quest’anno la nave, con a bordo 69 tra uomini e donne della Marina e dell’istituto Idrografico della Marina ha segnato già due punti in più: raggiungere il punto più a Nord mai traguardato da un’unità italiana, e conseguire l’intero periplo delle isole Svalbard durante la campagna.
Sì, perché mentre scriviamo nave Alliance si appresta a vedere all’orizzonte “Bear Island“. Poco più di 1,3 chilometri quadrati di terra, tappa intermedia sulla rotta che divide l’arcipelago settentrionale dalle coste norvegesi della terraferma. Qui, dove siamo già passati ben 16 giorni fa. Ma arrivando da Sud e puntando sulle coste occidentali di questo sperduto pezzo di mondo, mentre oggi le possiamo ammirare dall’altro loro lato.
Ma torniamo al battesimo. Così come sono molti ad aver già ricevuto questo unico passaggio di vita negli scorsi anni, così tanti altri devono prepararsi a una bella doccia gelata… se tutto va bene! Il clima è di festa, e il sole sopra la nave è tutt’altro che caldo, ma sappiamo che stiamo vivendo un’esperienza non solo particolare, ma totalizzante.
Per quanto la mia visione sia esterna, poter assistere continuativamente, giorno e “notte”, al lavoro del team e dell’equipaggio ha un significato difficile da trasporre in poche parole. Perché l’amalgama delle persone e l’importanza del loro lavoro non solo devono intrecciarsi per raggiungere grandi risultati, ma la solidità del gruppo risulta fondamentale per l’accortezza in tutti i più piccoli dettagli di sicurezza. E che poi può esplodere in gioco, una volta portati a termine gli obiettivi.
A bordo di nave Alliance è anche tempo di esami. E così il Sottocapo di Prima Classe Roberto Pizzi e il Sottocapo di Seconda Classe Diego Basile devono passare attraverso un’approfondita revisione del loro tirocinio a bordo per vedersi validati i lunghi giorni di lavoro. E a loro vanno i complimenti di tutta la commissione d’esame.
Spoiler: nessun giornalista è stato maltrattato nel redigere questo articolo.
Leonardo Parigi
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