Il disegno dei fondali prosegue grazie a intere giornate di “transetti”, ballando sul 78° parallelo Nord.
Il giorno dei drifter
Location: Nella nebbia al largo del Mare di Groenlandia
Coordinate: 79°20.240’ N; 002°48.728’ E
Meteo: nuvoloso e freddo, mare poco mosso
Puntamento nave
Sveglia alle 5 del mattino, il vento è teso e la temperatura si avvicina allo zero termico. Ma la luce è la stessa, identica, di ieri sera. O di ieri mattina. A queste latitudini, infatti, si parla di “sole di mezzanotte”, perché la luce solare rimane pressoché uguale a ogni orario. E più si sale, più si avverte questa sensazione di “eterno giorno”.
Ma l’atmosfera è ancora più bizzarra quando il sole non c’è, e nave Alliance è circondata da nebbia e nuvole. Una luce diurna sempre identica ci accompagna (e il pensiero va subito alla spedizione del 2019, invernale, con un meteo decisamente più infelice e assenza di sole!).
Sul ponte, nonostante l’orario, sono già presenti gli scienziati dell’Istituto Idrografico della Marina. Dentro a quattro scatole ci sono i primi drifter, da rilasciare in mare mentre siamo in navigazione. I drifter sono “boe langragiane che verranno monitorate ogni giorno per i prossimi 8-10 mesi“, spiega Serena Bigelli, Geologo marino e Idrografo di categoria A dell’IIM.
Un drifter è per sempre
“Questi strumenti sono costosi, ma sono costruiti per resistere a intemperie e a temperature anche rigide. Resteranno galleggianti negli oceani per anni, anche se possono essere recuperate e riutilizzate. Sono costruite anche per non essere impattanti e non inquinare, proprio per questo motivo.
Nel mondo vengono rilasciati molti drifter ogni anno, ed è possibile monitorarli anche su alcune piattaforme pubbliche come quella della NOAA – anche se non vengono registrati i dati degli enti militari. Il punto è capire al meglio il funzionamento delle correnti e delle masse d’acqua, così da poter avere quadri estremamente precisi sul funzionamento e sui cambiamenti in atto”.
Leonardo Parigi
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