High North

#HN23Daily, Diario di Bordo 30 Luglio

Il Diario di Bordo di Giulia Prior, a bordo della nave Alliance per il Programma della Marina Militare “High North“.

Location: Vestnessa
Coordinate: 78°48.907’ N, 004°33.716’ E
Meteo: mare più mosso dei giorni scorsi, vento oltre i 20 nodi e cielo coperto con qualche raro sprazzo di sole.
Puntamento nave

Le attività di High North23

Due attività in particolare occupano gran parte della giornata e della nottata del team scientifico e dei tirocinanti, i quali si alternano in guardie di 4 ore come il resto dei membri dell’equipaggio che ogni giorno (e notte) per l’intera durata della campagna si alternano in plancia e ai motori.

Queste attività, che hanno una rilevanza scientifica importante proprio perché queste zone dell’Artico tutt’oggi sono in gran parte inesplorate, sono la mappatura dei fondali e l’Underway CTD per la raccolta di dati oceanografici, chimici e fisici della colonna d’acqua lungo un transetto.

In questi giorni ho fatto anch’io compagnia alle persone di guardia, prima nel turno da mezzanotte alle quattro e stanotte dalle quattro alle otto di mattina, per provare l’ebbrezza dello svegliarsi quando tutti dormono, girare nei corridoi della nave completamente silenziosa, circondata da un mare che si estende infinito in tutte le direzioni e con il sempre presente sole dell’estate artica a scaldarmi il viso (quelle rare volte in cui non c’era nebbia o addirittura neve!). 

Attività di mappatura dei fondali: attraverso l’utilizzo di sistemi acustici multi-fascio (multibeam) e l’analisi della composizione della colonna d’acqua è possibile ricavare la morfologia e la natura dei fondali scandagliati. I dati acquisiti vanno poi a confluire in dei database. Da questi dati vengono poi ricostruiti dei modelli digitali, che sono utili per produrre la cartografia di zone che sono ancora poco conosciute e poco esplorate, con il fine ultimo di contribuire alla sicurezza della navigazione in Artico. Questi modelli sono molto interessanti, permettono anche di vedere i solchi lasciati dal passaggio del ghiaccio sul fondale nell’ultima era glaciale!

Morfobatimetria della testata di un canyon nell’INBIS channel – credit: R. IVALDI et al., 2017 “HIGH NORTH17 – Cruise Report” – II 3180.

Questa attività viene poi integrata grazie alla raccolta di campioni di fondale oceanico artico grazie all’uso di strumenti quali il box corer e la benna, dai quali è possibile fare un’analisi dei sedimenti presenti sul fondale. 

© Osservatorio Artico
© Osservatorio Artico

Underway CTD 

La seconda attività di lunga durata che richiede monitoraggio costante in più turni continui è la UCTD (underway CTD), che consiste nel trainare una sonda ctd (di cui abbiamo già parlato qualche giorno fa), facendola arrivare a determinate profondità selezionate dagli operatori, grazie ad un verricello che sposta la sonda avanti e indietro.

Questo strumento permette di creare un profilo di sezione della massa d’acqua che sarà strutturato “a dente di sega”, che permette di valutare diversi parametri della massa d’acqua, tra cui la temperatura, la salinità, e la fluorimetria per valutare il livello di clorofilla, su delle rotte prestabilite. 

© Osservatorio Artico

Pillola del Giorno: BOZZARE

Termine molto usato, soprattutto da chi smonta le guardie notturne, significa andare a riposare, a schiacciare un pisolino. Il riposo dei marinai! 

Giulia Prior

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Giulia Prior

Ho conseguito una Laurea Magistrale in Security Intelligence and Strategic Studies presso l'Università di Glasgow dopo una triennale concentrata sul diritto internazionale ed europeo. Mi appassionano tematiche legate ai diritti umani, alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza internazionale.

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