Si TAV o No TAV? La questione della ferrovia ad alta velocità fra Italia e Francia appare decisamente marginale se paragonata al tunnel sottomarino ferroviario che collegherà le rispettive capitali di Finlandia ed Estonia. Lo scorso marzo è stato firmato il Memorandum of Understanding fra le parti per un valore complessivo di 15 miliardi di euro. Un terzo di questo sarà finanziato in private equity da parte del fondo cinese Touchstone.
Lo stesso Touchstone avrà dunque una quota di minoranza del tunnel sottomarino, che avrà una lunghezza di 100 chilometri, e che correrà sotto al Golfo di Finlandia. Il progetto rappresenta solo l’ultimo investimento da parte di Pechino nella più complessa e articolata opera Belt and Road Initiative, come viene ormai chiamata la nuova Via della Seta cinese. La Belt and Road Initiative (BRI) prevede una serie di colossali investimenti su 3 continenti per facilitare e velocizzare i corridoi logistici e commerciali tra Cina ed Europa. L’Artico è uno degli scenari su cui si concentra la strategia cinese, e la possibilità di incidere a livello geopolitico non è da meno.
Da ormai molti anni Finlandia ed Estonia cercano di arrivare a un progetto economicamente sostenibile per collegare in maniera più prolifica le due sponde del mare. Il piano originario prevedeva anche un collegamento ferroviario fra Helsinki e Kirkenes, per andare a creare un vero sito portuale sulle coste artiche, mettendo quindi in diretta relazione la costa norvegese con il centro dell’Europa. Il progetto, però, è stato bocciato.
Il tunnel sottomarino andrebbe a ridurre il tempo di percorrenza dalle due ore di traghetto a circa 20 minuti, velocizzando notevolmente gli scambi commerciali e assicurando anche un corridoio logistico che oggi patisce le intemperie metereologiche. Inoltre, esso assicurerebbe grandi vantaggi alla comunità estone che settimanalmente si sposta in Finlandia per lavoro. L’impatto ambientale di tale struttura è ancora però da valutare attentamente.
Il progetto si inserisce nel più ampio quadro Rail Baltica sostenuto dall’Unione Europea per integrare i mercati e per annullare le distanze tra i “confini” artici della stessa UE e il suo più ampio mercato continentale.
Qui tre mappe di Rail Baltica per spiegare meglio la visione complessiva:
FinEst Bay Area, che in precedenza aveva stimato il costo totale del tunnel a 15-20 miliardi di euro, ha detto che i dettagli finanziari saranno valutati da Touchstone nei prossimi sei mesi. Il progetto ferroviario però appare solo come uno dei possibili scenari di sviluppo. La società infatti prevede anche la nascita di nuovi quartieri economico-finanziari nelle due capitali, che siano quindi punto di partenza e di arrivo, insieme alla creazione di un’isola artificiale in mezzo al golfo.
Uno studio di fattibilità commissionato dai governi di Finlandia ed Estonia e pubblicato nel 2017 ha stabilito la data di apertura della struttura nel 2040, ma si stima che la costruzione del tunnel potrebbe anche precedere il progetto completo.
Leonardo Parigi © Tutti i diritti riservati