Groenlandia

La Groenlandia in attesa della sua prima costituzione

Entro il primo aprile la Commissione Costituzionale della Groenlandia dovrebbe consegnare una prima bozza della Costituzione groenlandese. Sono passati anni dalla prima discussione in merito alla stesura di una Carta Costituzionale, ma ora il risultato sembra vicino.

La lunga strada verso la Costituzione

Il lavori di stesura costituzionale furono proposti e discussi per la prima volta dal parlamento groenlandese nel 2007, quando durante una riunione in merito, i 31 parlamentari che compongono l’Inatsisartut, votarono a favore dell’elaborazione e della stesura della prima Costituzione groenlandese. L’obiettivo proclamato dal governo in carica a quei tempi risultava essere quello di presentare una prima bozza di costituzione già entro lo scadere di quella legislatura, in vista dell’irrevocabile cammino della Groenlandia verso l’indipendenza. I lavori però si bloccarono sul nascere.

Inatsisartut, il Parlamento groenlandese.
Fonte: www.ina.gl

Nove anni più tardi, durante l’assemblea autunnale del 2016, la questione venne riproposta all’interno del parlamento, che votò a favore dell’istituzione di una Commissione Costituzionale, la quale venne nominata poi l’anno seguente dal governo di Nuuk. Questa prima Commissione non ebbe vita lunga, con l’annuncio delle nuove elezioni del 2018 i lavori vennero interrotti e la costituente sospesa.

Dovette passare un altro anno prima che una nuova commissione potesse mettere nuovamente mano al progetto costituzionale. Quest’ultima era tenuta a presentare la prima bozza entro la fine del 2021, ma a causa della situazione pandemica, il termine di presentazione dei lavori venne ulteriormente posticipato. 

Ma ora il risultato sembra finalmente in vista. Il 12 gennaio la Commissione Costituzionale ha annunciato che la prima bozza verrà consegnata entro il primo di Aprile. 

Quale forma di Stato per la Groenlandia

Sembra che la bozza sarà in grado di fornire un primo suggerimento su quale tipo di Paese e quale forma di Stato verrà adottata, una volta ottenuta la completa indipendenza dalla Danimarca.

A giudicare però dalle dichiarazioni dei principali attori politici di Nuuk, l’idea non è comunque quella di precipitarsi verso una costituzione definitiva, e di sfidare così l’attuale rapporto con Copenhagen. Molto probabilmente la Groenlandia rimarrà ancora ancorata alla costituzione del Regno di Danimarca, anche nel momento in cui la costituzione dovesse essere approvata dal governo groenlandese. 

Infatti, al momento, l’idea non è quella di dare energia ad un movimento indipendentista, ma piuttosto di promuovere il dibattito pubblico, coinvolgendo direttamente anche i cittadini groenlandesi, e quindi di consentire alla Groenlandia di andare avanti con una costituzione quasi pronta per il giorno in cui diventerà a tutti gli effetti indipendente.

Tra critiche e approvazioni

Non sono mancate le critiche, da parte di alcuni esponenti politici che hanno etichettato il processo costituzionale come troppo costoso e non necessario. In più, il partito liberale della Groenlandia, l’Atassut, ha ritirato il proprio consenso nei confronti del proseguimento dei lavori, già nel 2021.

Rimane ancora la maggioranza del parlamento a ritenere indispensabile, per il Paese e per gli obiettivi prefissati, il progetto costituzionale. Anche Erik Jensen, presidente del Siumut, il secondo partito più importante della Groenlandia e ora all’opposizione, afferma di essere entusiasta per i risultati che la commissione presto raggiungerà. 

Giulia Sacchi

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Giulia Sacchi

Mi sono laureata in Scienze Internazionali ed Istituzioni Europee presso l'università statale di Milano, dove tutt'ora sto continuando con la magistrale in Scienze Politiche e di Governo. Ed è proprio grazie ai miei studi che mi sono appassionata a tutto ciò che è Artico.

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