Affari Militari

Camp Century riemerge dai ghiacci della Groenlandia

Un sorvolo della NASA sopra la calotta ghiacciata groenlandese ha rivelato una sorpresa: una reliquia nascosta della Guerra Fredda, una base militare segreta statunitense nascosta tra i ghiacci dell’isola.

Guerre stellari in Groenlandia

Camp Century, realizzato nel 1959 dall’US Army Corps of Engineers, è stato costruito attorno al reattore nucleare portatile PM-2A, che forniva energia al complesso. Una vera e propria città sotto al ghiaccio, dotata di alloggi per 200 soldati, un teatro, una palestra, un ufficio postale, una biblioteca e una cappella.

La struttura funzionava da avamposto scientifico, che, oltre a condurre studi sulle trivellazioni di carote di ghiaccio – che hanno contribuito ai moderni modelli climatici – faceva da fronte al progetto segreto “Iceworm”. Il progetto mirava a dispiegare missili balistici sotto i ghiacci groenlandesi, che sarebbero stati in grado di colpire l’Unione Sovietica attraverso la tundra ghiacciata.

Iceworm alla fine non si concretizzò mai, a causa dell’instabilità strutturale della calotta glaciale della Groenlandia, giudicata troppo fragile per supportare strutture sotterranee a lungo termine. Camp Century fu quindi abbandonato nel 1967, rimanendo sepolto sotto il ghiaccio e la neve, a una profondità di circa 30 metri sotto la superficie.

Il ritrovamento

Lo scorso aprile, il radar di una missione scientifica della NASA che stava volando sulla calotta glaciale groenlandese ha rivelato la base segreta al mondo. Con una nitidezza impressionante.

Questo grazie al tipo di radar montato sulla pancia dell’aereo con cui l’agenzia statunitense stava sondando la superficie, cioè l’UAVSAR (Uninhabited Aerial Vehicle Synthetic Aperture Radar). Un sistema che guarda sia verso il basso che verso il lato, producendo mappe con maggiore dimensionalità.

Fonte: https://eoimages.gsfc.nasa.gov/

Chad Greene, glaciologo e specialista in telerilevamento del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, ha raccontato che l’immagine catturata dal UAVSAR mostra singole strutture del Camp Century che offrono una panoramica inedita dello stato della struttura dopo quasi 60 anni sotto il ghiaccio.

Nonostante l’utilità scientifica di questa scoperta non sia immediatamente rilevante, è comunque fondamentale per comprendere lo stato di Camp Century, la sua profondità attuale e lo stato dell’acqua ghiacciata che lo ricopre. Perché la base contiene ancora molti rifiuti biologici, nucleari e chimici prodotti negli anni in cui la base era a pieno regime, e di cui l’esercito non si preoccupava troppo all’epoca.

La planimetria di Camp Century. Fonte: https://ahf.nuclearmuseum.org/

La NASA ha stimato che la base porti con sé almeno 53.000 galloni di gasolio (200.63 metri cubi), 6,3 milioni di galloni di acque reflue (circa 23848 metri cubi), compresi i liquami degli anni di servizio del campo, così come una quantità sconosciuta di rifiuti radioattivi e PCB.

Giulia Prior

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Giulia Prior

Ho conseguito una Laurea Magistrale in Security Intelligence and Strategic Studies presso l'Università di Glasgow dopo una triennale concentrata sul diritto internazionale ed europeo. Mi appassionano tematiche legate ai diritti umani, alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza internazionale.

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