Italia

Gli F-35 italiani nei cieli d’Islanda per la missione NATO

Dall’inizio di Maggio uno stormo di F-35A della base di Amendola staziona in Islanda per la missione NATO di Air Policing Northern Lightning III.

Dalla Puglia a Keflavik

Alla fine dello scorso Aprile gli  F-35A del 32° Stormo di Amendola sono stati rischierati presso la base aerea di Keflavik, in Islanda, per l’operazione di Air Policing NATO, per la gestione delle attività di intercettazione aerea secondo gli standard operativi previsti dalla NATO “Northern Lightning III“.

Le capacità dei velivoli italiani sono state testate da parte di un team di valutatori del Combined Air Operations Center (CAOC) di Uedem In Germania. L’esito positivo della valutazione ha consentito il conseguimento della Completa Capacità Operativa (Full Operational Capability – FOC) della Task Force Air Iceland, ossia la certificazione necessaria a garantire la sicurezza dei cieli islandesi nell’ambito delle attività di Air Policing.

L’Air Policing è una missione di cui si è dotata la NATO a partire dalla metà degli anni cinquanta, e consiste nell’integrazione dei rispettivi sistemi nazionali dei Paesi membri in un unico sistema di difesa aerea e missilistico della NATO. L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza dello spazio aereo NATO e nell’identificazione di tutte le eventuali violazioni dello stesso.

Il contesto di volo

Il 2 Giugno scorso il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, accompagnato dal Comandante Logistico, Generale di Squadra Aerea Roberto Comelli e dall’Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, Generale di Brigata Aerea Enrico Pederzolli, ha incontrato gli uomini e le donne della Task Force Air – Iceland.

Da quando ha avuto inizio l’Operazione “Northern Lightning III”, l’impegno del contingente italiano, rischierato in Islanda anche per rafforzare l’attività di sorveglianza dei cieli dell’Islanda – che non possiede proprie capacità di difesa aerea – è proseguito conducendo, nel frattempo, attività addestrativa congiunta con l’Icelandic Coast Guard.

Questi 30 giorni sono stati caratterizzati dal 100% di efficienza manutentiva del sistema d’arma F-35A che ha garantito, nonostante la peculiarità delle attività connesse al rischieramento fuori dai confini nazionali, il raggiungimento di 250 ore di volo in un solo mese per i quattro velivoli impiegati nell’Operazione

Leonardo Parigi

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

Articoli Recenti

La Svezia rafforza la difesa, ma sacrifica la sostenibilità

La Svezia annuncia un massiccio rafforzamento della difesa, bloccando contestualmente la costruzione di tredici parchi…

12 ore fa

Patria 6×6: la Finlandia fa il pieno di blindati

Dopo l'entrata della NATO, la Finlandia ha aumentato i propri investimenti nella difesa, ordinando anche…

3 giorni fa

COP 16 non ha portato (di nuovo) i risultati sperati

Il 2 novembre si è conclusa a Cali, in Colombia, la sedicesima Conferenza delle Parti…

5 giorni fa

Trentamila nuovi semi nello Svalbard Global Seed Vault

Lo Svalbard Global Seed Vault ha accolto oltre trentamila nuovi semi da tutto il mondo,…

6 giorni fa

Le esercitazioni russe nell’Artico e la deterrenza nucleare

Le esercitazioni russe con armi nucleari hanno il delicato scopo di mantenere la “readiness” delle…

1 settimana fa

Dai Variaghi a Putin: lo sviluppo dell’Artico nel primo periodo stalinista

Il forte sviluppo delle capacità militari sovietiche nell’Artico sotto la guida stalinista apre la via…

1 settimana fa