Alaska

Esplorare l’Alaska in crociera

Intervista con la Tour manager di Oceania Luana Oliveri, che ci racconta perché la nave da crociera possa rivelarsi un mezzo particolarmente adatto per esplorare la geografia di un territorio vasto e poco familiare come l’Alaska.

La città di Anchorage è in attesa dei turisti

Nelle ultime settimane il settore turistico ha dato segnali importanti che fanno sperare nella ripresa dei viaggi all’estero per la prossima estate. Per conoscere meglio le opportunità e le caratteristiche della vacanza in crociera abbiamo intervistato Luana Oliveri, Destination manager con grande esperienza in questa regione.

Ciao Luana e grazie di essere qui con noi. Ci racconti nello specifico di cosa ti occupi?

Sono Ufficiale di Stato Maggiore e responsabile dello Shoreside Department per Oceania Cruises e Regent Seven Seas Cruises da 6 anni e mezzo. Lavoro a bordo, e il mio compito è di occuparmi delle attività che i nostri ospiti svolgono e dei luoghi che visitano durante le escursioni organizzate.

Mi interfaccio quotidianamente con i tour operator di terra, e sono a capo di un team di 4-5 persone (fra cui il mio assistente) che ha il compito di consigliare i nostri ospiti sulla scelta dell’escursione più adatta alle loro esigenze, e talvolta di accompagnarli per accertarsi dell’ottimale svolgimento dell’esperienza.

Tu hai lavorato per diverse stagioni in Alaska, una meta sicuramente insolita che si discosta dall’immaginario collettivo della crociera nei tiepidi mari caraibici. Parlaci di questa destinazione e del perché vale la pena iniziare a conoscerla proprio in nave.

La vacanza in crociera è un’esperienza particolare, con diversi punti a suo favore: innanzitutto permette di avere la visione d’insieme di un territorio piuttosto ampio in pochi giorni, inoltre solleva il turista dalla responsabilità di scegliere hotel e ristoranti permettendo di godersi appieno la destinazione.

Come Destination Department accompagniamo i nostri ospiti nel panorama alaskano per assaporarne la bellezza e l’autenticità attraverso un’esperienza lenta e immersiva. L’Alaska è una destinazione estrema e bellissima, fatta di territori selvaggi, popolata da fauna caratteristica che è possibile osservare da vicino durante escursioni dedicate; infatti, gli appassionati di questa destinazione sono per lo più amanti della natura votati al turismo di nicchia.

Alaska è sinonimo di freddo e ghiaccio: in che periodo dell’anno è meglio visitarla per godersi una bella esperienza?

La stagione crocieristica in Alaska solitamente inizia ad aprile e si chiude non oltre metà ottobre. Durante questo periodo le temperature massime hanno punte di 20 gradi se il tempo è soleggiato, e possono andare dai 5 ai 15 in giornate di pioggia. Queste ultime sono in proporzione più frequenti e caratterizzano l’atmosfera di questo paesaggio.

Abbiamo trovato i due itinerari più amati dai crocieristi in Alaska: ci parli un po’ delle loro caratteristiche?

I due itinerari che offriamo partono solitamente da Vancouver o da Seattle; quello panoramico è di 5 giorni, mentre l’altro, di 10, prevede una vacanza più approfondita e la visita dei porti più settentrionali. Entrambi gli itinerari si aprono con l’Inside Passage, ovvero il tratto di navigazione fra la costa e le isole ad essa parallele.

Fin da questo momento i passeggeri possono godersi panorami mozzafiato in tutta calma. Fino al primo porto previsto, Ketchikan, c’è un giorno e mezzo di navigazione, durante il quale il comandante procede a bassa velocità e si ferma in vista degli scenari più belli, per dare la possibilità agli ospiti di osservare attrazioni naturali come i ghiacciai e i fiordi caratteristici di questo tratto di costa.

Cosa vedere in Alaska durante la crociera?

Come si vede dagli itinerari, i porti toccati sono molti: potresti consigliarcene alcuni, i must-see più caratteristici? Quali attrazioni offrono a una persona che non ha mai visitato questa regione?

Seguendo gli itinerari delle crociere in Alaska possiamo individuare cinque porti principali: Ketchikan, Juneau, Skagway, Sitka e Victoria, ognuno con caratteristiche diverse, sia a livello di attrazioni che dal punto di vista naturalistico. Ketchikan solitamente è il primo o l’ultimo porto toccato.

Si presenta come il classico paesaggio da cartolina: un fiordo punteggiato da case di legno, baracchini che vendono hot dog caldi e zuppa alla fine del molo.

La cittadina, in relazione alla zona, è mediamente popolata, e conta circa 8000 abitanti.

Si può visitare in vari modi, a partire dall’escursione panoramica in DUKW o duck, un particolare mezzo anfibio a metà fra un pulmino e uno scafo che permette fin da subito di addentrarsi nella sua particolare geografia. Ketchikan è importante soprattutto per la storia del territorio che la circonda, e che viene raccolta in diverse testimonianze, a partire dai musei a cielo aperto che raccolgono i totem delle popolazioni locali.

Queste attrazioni possono essere visitate con la guida di un abitante delle comunità native, un’opportunità di conoscere la storia di queste popolazioni così legate al territorio e al suo spirito naturale.

Un’escursione molto gettonata in questo porto è anche quella che prevede un pranzo a base di granchio all-you-can-eat, che si può gustare nella cornice di una tipica casa sullo stretto del fiordo.

A Ketchikan, come in altri porti, si può partecipare ai GO LOCAL TOURS, una tipologia di tour implementata da pochi anni che ha già riscosso molto successo: questi tour prevedono l’accompagnamento di un abitante locale e permettono ai visitatori di immergersi completamente nella vita quotidiana e nella cultura del luogo, ad esempio attraverso la degustazione di piatti locali direttamente da una cucina del posto.

Il porto di Juneau è la meta alaskana per eccellenza. Si tratta infatti della città più importante a livello economico ed amministrativo, e riunisce in sé tutte le maggiori attrazioni di questa regione.

Dalle escursioni di whale-watching in barca a quelle più culturali e storiche (soprattutto relative al periodo della corsa all’oro), ma anche dove gli amanti dello shopping di artigianato locale possono trovare soddisfazione.

Juneau, in breve, può dare a un turista tutto quello di cui ha bisogno. 

Lo scalo di Skagway non è il più conosciuto, ma una volta visitato si rivela sicuramente uno dei più interessanti. Offre il punto di partenza per diversi tipi di attività, fra cui escursioni panoramiche in elicottero ed escursioni su slitte trainate dai cani.

Selvaggio e roccioso, con picchi alti e vallate profonde, il territorio circostante Skagway sorprende e si apprezza soprattutto in volo, ma lascia spazio anche per trekking a piedi di tutti i livelli di difficoltà.

Dai più rilassanti attraverso i boschi, a quelli più avventurosi, accompagnati da guide locali professioniste. Il piccolo paesino di circa 1000 abitanti è uno degli insediamenti di più antica fondazione nella zona.

L’Alaska è famosa anche per la sua storia come territorio russo, status che perse nel 1867 quando venne venduta agli Stati Uniti. La capitale dell’Alaska russa era la città di Sitka, che è anche uno dei porti toccati. Quali sono le sue attrattive tipiche?

Sitka è sicuramente la tappa storica della crociera. La cittadina, di dimensioni non troppo modeste, non stupisce tanto per le sue bellezze naturali quanto per il suo passato, raccontato da svariati musei sparsi per la zona.

Qui il passato russo si intreccia con quello delle popolazioni autoctone, risultando in un’esperienza culturale unica per i visitatori.

Sitka, Alaska. Fonte: Flickr, Marc Cappelletti

Anche da qui si può partire per escursioni in barca mirate all’avvistamento di fauna marina: le balene sono sempre presenti, così come gli uccelli marini e le foche.

Fra le escursioni di terra invece si può visitare il santuario degli orsi, una sorta di centro di recupero e pensione per orsi vecchi o feriti che non riuscirebbero più a sopravvivere in natura.

Grazie a questa struttura si può offrire una seconda possibilità a questi animali e un punto di attrazione turistica che permette di osservarli a distanza di sicurezza.

Oltre a Vancouver, in Canada gli itinerari toccano anche il porto di Victoria. Perché è stato scelto questo scalo?

Victoria è solitamente l’ultima tappa e l’unica tappa canadese. È una città famosa per la sua bellezza e pulizia. Costruita a misura d’uomo, adornata da bei negozi, ostenta ricchezza e benessere in ogni dettaglio, a partire dai vari pianoforti pubblici sparsi per le sue strade, a cui chiunque può avvicinarsi liberamente e mettersi a suonare.

Particolarità come questa o le numerose fontane – che esaltano ulteriormente il fascino della città – non mancano di attirare molti turisti ogni anno.

In questo porto proponiamo un’escursione assolutamente esclusiva: la cerimonia del thè nell’elegante Hotel Empress, il 5 stelle più famoso della città. Passare da questa città-gioiello è sicuramente un modo originale per tornare alla civiltà dopo una vacanza immersi nella natura.

Crociere in Alaska: come è la vita in nave?

Ora che sappiamo qualcosa di più sulle destinazioni, vorremmo capire che tipo di ambiente si respira in nave: per chi è pensata questo tipo di esperienza? Come si può rendere una vacanza in crociera strettamente personale?

Le due compagnie per cui lavoro, Oceania e Regent, sono orientate per lo più al mercato americano e canadese e a un target di età medio alto.

La maggior parte dei nostri passeggeri sono pensionati che vogliono godersi una vacanza a cinque stelle. Ci sono coppie di mezza età, anche se sono più rare, e in generale i bambini e le famiglie numerose sono molto poche.

Regatta in Skagway, Alaska. Fonte: Oceania

Ciò contribuisce a creare un’esperienza il più rilassante possibile, lontano dalle calche rumorose.

Le navi dedicate a questi itinerari sono di dimensioni medio-piccole: la più grande può ospitare un massimo di 1.200 passeggeri, mentre la più piccola 800. Inoltre, possiamo vantare un rapporto passeggeri/membri dell’equipaggio di 2 a 1, fra i più alti sul mercato.

Una caratteristica fondamentale che ci permette di assistere i nostri ospiti uno ad uno.

Per quanto riguarda le escursioni, come Destination Manager mi preoccupo che siano sempre organizzate in modo da permettere ai partecipanti di fruirne al meglio.

Il gruppo più numeroso per un’escursione panoramica in pullman non supera le 25 persone, mentre per esperienze più esclusive come il dog sledding o le uscite in elicottero il numero massimo è di 6.

Oltre a ciò, siamo anche disponibili per offrire escursioni private che modelliamo sulle esigenze dei singoli.

A livello organizzativo, come deve prepararsi un turista che voglia partecipare a una vostra crociera? Prevedete dei pacchetti escursione o delle offerte per i più appassionati?

Sebbene la maggior parte dei passeggeri arrivi in crociera con le escursioni già prenotate, ci sono diverse possibilità di scelta anche per chi decide di acquistarle a bordo, come il pacchetto Your World, che include cinque escursioni e la Passport Collection, un’offerta all-you-can-do che permette l’accesso ai nostri tour più amati.

La situazione covid-19 in Crociera

Grazie mille Luana. Tutti conosciamo la sensazione di nostalgia di quando un viaggio sta per finire, e anche questa immersione nella natura dell’Alaska è ormai agli sgoccioli. Aspettando di riprendere a viaggiare, cerchiamo di capire la situazione del comparto crocieristico in quest’area.

Per il momento la programmazione 2022 delle crociere in Alaska e Canada è ancora incerta. La ripresa delle operazioni dipende da diversi fattori, primo fra tutti il Conditional Sailing Order emanato dagli USA, che pone delle condizioni che rendono difficoltosa la ripartenza del settore.

In secondo luogo, il governo canadese al momento impedisce alle navi da crociera l’ingresso in acque nazionali fino a febbraio 2022. Ciò significa che Victoria e Vancouver, due degli homeport principali, al momento restano chiusi.

Ciò costituisce un ulteriore ostacolo. Infatti secondo il Jones Act i viaggi in Alaska di navi battenti bandiera estera devono effettuare almeno uno scalo in un porto non statunitense.

Foto di Luana Oliveri

Un altro punto critico è la volontà espressa da diverse compagnie di imbarcare solamente crew e passeggeri vaccinati, operazione che richiede protocolli condivisi per la vaccinazione dell’equipaggio e che ridurrebbe ulteriormente il numero dei potenziali clienti per diversi mesi ancora.

Per il momento Norwegian Cruise Line Holdings Ltd, che controlla Oceania e Regent, comunica sul suo sito che sta operando per permettere la realizzazione delle crociere prenotate nonostante le problematiche sopra elencate, fermo restando che la ripartenza delle stesse è prevista per il mese di agosto.

Corinna Ramognino

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Corinna Ramognino

Studio lingua, letteratura e storia russa presso l'Università di Genova. Grazie a un background di studi traduttologici e ad alcune esperienze sul territorio ho imparato ad approcciarmi in maniera critica allo studio della cultura russa, che cerco di trasmettere nei miei articoli

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