Parte del Gruppo Inocea, Davie è il più grande costruttore navale del Canada. E da oggi possiede la maggior parte dei cantieri navali dei rompighiaccio mondiali.
Non sono state rese note le cifre esatte dell’acquisizione, ma in termini assoluti ne valeva sicuramente la pena. Il Gruppo Davie ha annunciato il 3 novembre scorso il passaggio dei cantieri navali di Helsinki alla controllata Davie Shipbuilding, la più importante azienda canadese di costruzione di navi.
Nella nota di presentazione dell’accordo, viene sottolineato come la transazione sia stata resa possibile grazie alla combinazione dei fondi propri di Davie e di un finanziamento di 77 milioni di euro da parte del governo del Québec, consistente in un investimento azionario di 30 milioni di euro e un prestito di altri 47 milioni. Un investimento strategico, che assicura a Davie – nella galassia a sua volta del Gruppo Inocea – il principale costruttore navale di navi ice-class e rompighiaccio al mondo.
Le molteplici dichiarazioni a lato della notizia, firmate non solo dalle parti coinvolte, ma anche dai ministeri dell’economia dei due Paesi, e dallo stesso sindaco di Helsinki, rendono l’idea sull’importanza strategico-industriale del nuovo asset occidentale sulla cantieristica navale polare. Anche perché Helsinki Shipyard ha costruito oltre il 60% dei rompighiaccio oggi operativi nel mondo.
Alex Vicefield, presidente e amministratore delegato di Inocea, ha commentato: “Collegare insieme le capacità, le capacità e le competenze dei due leader globali nella costruzione di navi e rompighiaccio di classe ghiaccio è uno sviluppo strategicamente importante per il mondo occidentale. L’Artico è fondamentale per la sicurezza futura, per il commercio, per la navigazione e l’ambiente, e Inocea è orgogliosa di essere in prima linea in questa prossima frontiera”.
Fondati nel 1865 e passati sotto la proprietà dei gruppi finlandesi, norvegesi e sudcoreani Wärtsilä, Aker, Kvaerner e STX, i cantieri navali della capitale finlandese hanno trascorso gli ultimi 10 anni sotto la direzione di una società d’investimento cipriota, la Algador Holdings, fondata dai russi Rishat Bagautdinov e Vladimir Kasyanenko. Proprietà che oggi naturalmente ha subito lo stop alla vendita delle navi alla Russia e alle aziende statali e parastatali di Mosca, che rappresentavano quasi la metà del fatturato annuo dei cantieri.
Il passaggio di proprietà, quindi, ha una valenza non solo di carattere industriale, ma prevalentemente politica e strategica, allontanando ancora di più Helsinki da Mosca.
Articolo in collaborazione con Shipmag
Leonardo Parigi
Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati
La Svezia annuncia un massiccio rafforzamento della difesa, bloccando contestualmente la costruzione di tredici parchi…
Dopo l'entrata della NATO, la Finlandia ha aumentato i propri investimenti nella difesa, ordinando anche…
Il 2 novembre si è conclusa a Cali, in Colombia, la sedicesima Conferenza delle Parti…
Lo Svalbard Global Seed Vault ha accolto oltre trentamila nuovi semi da tutto il mondo,…
Le esercitazioni russe con armi nucleari hanno il delicato scopo di mantenere la “readiness” delle…
Il forte sviluppo delle capacità militari sovietiche nell’Artico sotto la guida stalinista apre la via…