La Commissione Costituzionale della Groenlandia ha finalmente presentato la bozza per la prima Costituzione. Anche se per l’approvazione finale ci vorrà ancora del tempo.
Venerdì 28 aprile la Commissione Costituzionale ha consegnato al parlamento la bozza per la prima Costituzione della Groenlandia, mantenendo fede alle promesse fatte il 12 gennaio scorso.
Dopo sei anni di lavori, i legislatori hanno finalmente potuto ascoltare il preambolo della Carta, il quale recita: “Noi, popolo della Groenlandia, esercitiamo i diritti sovrani nel nostro Paese, la Groenlandia, e con la seguente ne stabiliamo la Costituzione”, la quale, ad oggi, si presenta composta da 11 capitoli e 49 paragrafi ed è redatta in lingua groenlandese.
Ovviamente il testo, ancora in fase di bozza, varrà discusso ampiamente in parlamento dove potrà essere soggetto anche a emendamenti e successive modifiche. Di conseguenza il contenuto finale potrà risultare molto differente da quello odierno.
Nonostante il generale entusiasmo per il primo traguardo raggiunto dopo così tanto tempo, non sono mancate le critiche nei confronti del contenuto della bozza costituzionale. Il testo infatti sembra non affrontare con fermezza alcune questioni chiave per la politica del Paese, come per esempio l’accesso al passaporto Groenlandese e la questione relativa all’amministrazione della giustizia, aree ancora gestite dalla Danimarca.
Inoltre pare non esserci alcun riferimento alla monarchia, lasciando così irrisolta anche la questione relativa alla tipologia e al capo di Stato. In realtà, l’assenza di riferimenti a riguardo è dettata dalla volontà di non increspare l’attuale rapporto con Copenhagen. La questione della governance, infatti, verrà risolta interpellando anche la Danimarca.
Come già ricordato, l’idea che sta dietro alla bozza della Costituzione, è proprio quella di promuovere il dibattito pubblico e garantire alla Groenlandia una Costituzione pronta per il giorno in cui diventerà effettivamente indipendente dalla Danimarca, e non alimentare movimenti indipendentisti.
Giulia Sacchi
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