Norvegia

La Norvegia migliora le comunicazioni artiche grazie a un nuovo cavo sottomarino

Dopo il sabotaggio del 2022, la Norvegia finanzia la posa di un nuovo cavo sottomarino tra Bodø e le Svalbard per garantire comunicazioni di dati più sicure tra il centro e la periferia.

La rete è un’infrastruttura (fisica)

Siamo abituati a concepire Internet come un flusso di informazioni impalpabile che dovrebbe raggiungere ogni angolo del pianeta. Per questo, la mancanza di segnale, persino in mezzo al mare o tra le montagne, ci irrita, come se il 5G dovesse essere onnipresente, ignorando le difficoltà tecniche imposte dall’ambiente.

La connessione globale si regge però in realtà su un’infrastruttura fisica: una rete di cavi sottomarini, essenziale per la vita moderna ma sorprendentemente fragile e vulnerabile a imprevisti, compresi – e chi ci crederebbe – gli attacchi degli squali.

È quindi notizia di questi giorni, e adesso possiamo meglio capirne l’importanza, che il Parlamento norvegese ha stanziato 2,8 miliardi di corone – circa 240 milioni di europer la posa di un nuovo cavo sottomarino per la trasmissione dati.

Un cavo per avvicinare le Svalbard

Space Norway, importante operatore satellitare nordico, svilupperà un nuovo collegamento in fibra ottica tra la Norvegia continentale (con partenza dalla città di Bodø) e l’arcipelago artico. Il progetto fornirà un fondamentale aiuto alle comunicazioni tra due luoghi tanto distanti, in particolare per la trasmissione di dati meteorologici e ambientali dalla importante stazione satellitare presente alle Svalbard.

Il sistema di cavi Arctic Way collega sia Jan Mayen che le Svalbard. Mappa di Space Norvegia

Il cavo seguirà un tracciato più sicuro rispetto all’infrastruttura già esistente, irreparabilmente danneggiata nel 2022, quando uno dei due soli cavi dati fu tranciato in quello che si rivelò poi essere un sabotaggio. Il ministro del Commercio e dell’Industria norvegese, Cecilie Myrseth, ha personalmente sottolineato l’importanza strategica del progetto.

Secondo le previsioni più ottimistiche, la nuova rete sarà operativa entro il 2028.

Tommaso Bontempi

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Tommaso Bontempi

Dottore in Relazioni Internazionali Comparate, laureato presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Sono appassionato di tutto ciò che riguarda l’Europa orientale, dalla storia alla cultura alle lingue. La mia vita si svolge tra l’Italia e la Russia.

Articoli Recenti

Lo shipping mondiale fra rotte incerte e transizione verde

Il settore marittimo resta centrale nei nuovi equilibri globali, tra crisi geopolitiche, transizione green e…

10 ore fa

Prospettiva Bruxelles, accordo storico nel settore marittimo

La rubrica settimanale da Bruxelles che racconta le tre notizie principali degli ultimi giorni dal…

3 giorni fa

Dalla cooperazione al conflitto: il futuro incerto della diplomazia scientifica artica

La scienza come bussola per il futuro artico “Senza scienza non possiamo capire i cambiamenti…

4 giorni fa

F-35 e controllo dello spazio aereo. Il Canada ragiona su una maggiore indipendenza

Tra tensioni con gli Stati Uniti e nuove strategie per l’Artico, il Canada rivede le…

5 giorni fa

La Russia annuncia nuovi investimenti e strategie per la regione artica

Tra ambizioni economiche e tensioni geopolitiche, il VI Forum Artico di Murmansk rivela la doppia…

7 giorni fa

Prospettiva Bruxelles, cosa succede mentre guardiamo altrove

La rubrica settimanale da Bruxelles che racconta le tre notizie principali degli ultimi giorni dal…

1 settimana fa