Shipping

I cargo salpano per l’Artico per promuovere la nuova rotta

Per il quarto anno consecutivo Rosatom finanzierà viaggi per navi container cargo dalla Russia fino all’estremo Oriente.

La rotta dell’Artico va avanti, nonostante tutto

Rosatom, l’azienda pubblica russa attiva nel settore dell’energia nucleare e che raggruppa oltre 360 imprese, è la protagonista del nuovo blocco di finanziamenti per la Northern Sea Route. La compagnia andrà a supportare economicamente i viaggi per navi container cargo dalla Russia fino all’estremo Oriente e ritorno, al fine di sponsorizzare e attrarre armatori edoperatori del settore marittimo a investire nella Northern Sea Route. Ora più che mai importante per il Russkij Mir.

Rosatomflot – controllata da Rosatom – sovvenzionerà quattro viaggi (2 a/r) dall’Europe all’Estremo Oriente utilizzando i porti ad Ovest di San Pietroburgo e Murmansk. “Il primo viaggio è appena partito, mentre il secondo avrà luogo a Settembre” ha affermato Leonid Irlitsa, direttore ad interim di Rosatomflot.

Fonte: nsra.ru

Per il primo viaggio la scelta è ricaduta sulla nave a propulsione nucleare Sevmorput. Di piccole dimensioni (1324 TEU), costruita nel 1988, revisionata recentemente nel 2015, è munita di un singolo reattore nucleare con prospettive di tenere la nave operativa 150.000 ore sino al 2024. 

Il viaggio del Sevmorput

La nave, salpata da San Pietroburgo il 25 Giugno scorso, ha a bordo un decimo rispetto alla propria capacità di carico, tale da non riuscire a coprire di certo i costi sostenuti dal Ministero di Mosca per lo Sviluppo dell’Estremo Oriente e dell’Artico.

Inoltre le navi rompighiaccio a propulsione nucleare sono storicamente associate a scopi militari. L’energia sprigionata da un reattore nucleare permette ai sottomarini di poter passare mesi al di sotto della superficie marina (anziché 10/12 ore rispetto ai sottomarini convenzionali), e alle navi militari conferisce la potenza necessaria ad aprire varchi nelle zone più remote del globo coperte da ghiaccio.

Il Sevmorput nel 2020

Raramente sono state costruite per scopi civili/commerciali per via degli alti costi di produzione e di gestione. Il tutto farebbe quindi presumere ad un risultato ben al di sotto delle aspettative. Basti pensare che le nuove navi container cargo oceaniche che percorrono routing tradizionali utilizzano stive di dimensioni dieci/quindici volte superiori (15000/20000 TEU) e sono state utilizzate negli ultimi due anni quasi sempre a capacità piena a noli molto elevati su tutti i Trade globali con porti ampiamente sviluppati per la gestione di volumi significativi.

Domanda e Offerta della NSR

Sembra quasi impossibile al momento pareggiare l’offerta, ma il cambiamento climatico – unito ai nuovi assetti geopolitici che si stanno delineando – spingono Mosca a sponsorizzare questa nuova via del Nord anche per navi portacontainer oltre che per i già collaudati traffici di LNG e Bulk.

Stupisce la scelta di una nave commerciale a propulsione nucleare, ma anche su questo tema i tempi stanno cambiando e si inizia a guardare al motore a propulsione nucleare come alternativa al carburante convenzionale per una operatività nave a lunga durata. 

I confini della Northern Sea Route, in base alle indicazioni del Ministero dei Trasporti russo. Fonte: nsra.ru

Anche le marine mercantili iniziano a guardare con interesse quindi alla potenza nucleare. Se i primi prototipi potrebbero essere pronti nel 2025, il governo di Mosca prova ad accelerare sull’Artico in chiave commerciale. Al di là della diseconomicità dei primi investimenti del Cremlino, l’intento è quello di creare – anche se di dimensioni più ragguardevoli – un’alternava credibile alle rotte tradizionali al fine di convogliare parte dei traffici verso la NSR.

Il gioco ampio di Mosca

L’offerta per Cina e India sarebbe quella di poter ridurre di circa il 30% (4000 miglia) il transit-time delle merci dal Nord Europa al Far East attualmente sotto lo stretto controllo di Suez, quale al momento via più veloce ed economica sin dalla sua realizzazione nel Novembre 1869.

“Ci auguriamo che gli operatori marittimi siano attivi e approfittino di termini di consegna più brevi” ha detto Irlitsa, aggiungendo inoltre che “le tariffe saranno trasparenti ed il più attrattive possibili”. Il direttore ad interim sostiene che l’obiettivo a lungo termine è quello di aprire una rotta regolare per i container cargo lungo la rotta della Norther Sea Route.

Il primo carico container cargo del 2022 è partito da San Pietroburgo il 25 Giugno scorso e previsto arrivare il 14 Luglio a Petropavlovsk – per gli amanti del Risiko regione della Kamchatsky.

Andrea Arena

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Andrea Arena

Laureato in Amministrazione Finanza e Controllo presso la Facoltà di Economia di Genova, lavoro per una delle principali compagnie marittime di navi porta container cinese e mondiale Cosco Shipping Lines

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