Durante la sessione plenaria dell’Arctic Circle in corso a Reykjavik in questi giorni, è stato annunciata l’organizzazione di un “Polar Dialogue” a Roma nel 2025. Dalla nostra inviata Giulia Olini.
Italia chiama Artico!
A quasi un secolo dalla storica spedizione Umberto Nobile nell’Artico, nel 2025 l’Italia tornerà al centro del dibattito internazionale sulle dinamiche polari, ospitando a dicembre una sessione dell’Arctic Circle e del Polar Dialogue.
L’annuncio, che segna un passo importante per la comunità scientifica italiana e per tutti gli attori coinvolti nelle attività polari, è stato dato ieri durante la plenaria dell’Arctic Circle a Reykjavik. A confermare la notizia sono stati Marcella Panucci, capo di gabinetto del Ministero dell’Università e della Ricerca, e il presidente dell’Arctic Circle, Ólafur Ragnar Grímsson.
Durante il suo intervento, il capo di gabinetto Panucci, su mandato del Ministro Anna Maria Bernini, ha ribadito l’impegno dell’Italia a giocare un ruolo da protagonista nell’Artico, e ha sottolineato l’impegno del MUR nel consolidare il ruolo del Paese nel contesto internazionale attraverso un dialogo costruttivo e interstatale.
Cos’è il Polar Dialogue
Il Polar Dialogue, nato da un’iniziativa francese con il Polar Summit di Parigi nel 2023, si è progressivamente affermato come un’importante piattaforma di confronto per la cooperazione interstatale e interregionale su temi che spaziano dalla ricerca scientifica alle questioni politiche e diplomatiche. Il valore di tale iniziativa si è rafforzato ulteriormente nel corso dell’ultimo anno, grazie a molteplici sessioni tenutesi a Monaco, Berlino e Parigi.
Il Polar Dialogue di Roma nel 2025 rappresenterà dunque un’opportunità unica per riaffermare l’Italia come attore chiave in una regione dove le complesse sfide ambientali e geopolitiche richiedono, oggi più che mai, un’attenzione condivisa e una cooperazione globale.
Giulia Olini