ARCSAR Network è un progetto europeo che ha tra le sue principali missioni quella di occuparsi della regione artica e Nord-Atlantica (ANA) dal punto di vista della della sicurezza in conseguenza dall’aumento dell’attività commerciale nella regione. Il traffico marittimo però non riguarda solamente le grandi portacontainer, ma anche il traffico delle crociere, le esplorazioni di petrolio e gas naturale, oltre che un probabile sviluppo delle attività marinare private.
Tra il 26 e il 28 febbraio scorsi si è tenuto presso l’Auditorium di Leonardo a Roma il workshop internazionale dedicato alle “Tecnologie satellitari a supporto delle operazioni di Search and Rescue ed allo sviluppo sostenibile nell’Artico” nell’ambito di ARCSAR e del programma Horizon 2020. Presenti all’iniziativa il vice-Ministro del MIUR Lorenzo Fioramonti e l’Ambasciatore norvegese S.E. Margit Tveiten (che abbiamo intervistato poche settimane fa: “La Norvegia scommette sulla cooperazione“), ma ancora più rilevante è stata la presenza di “Leonardo“, la principale azienda italiana specializzata in Aerospazio e Difesa.
Dal comunicato stampa ufficiale dell’azienda:
Sviluppo sostenibile della regione artica e prospettive economiche, geopolitiche e ambientali: questi i temi al centro del seminario ospitato da Leonardo dal 26 al 28 febbraio nell’ambito del progetto ARCSAR(Arctic Security and Emergency Preparedness Network). Promosso dall’Unione Europea nell’ambito di Horizon 2020, con una durata di cinque anni, ARCSAR ha l’obiettivo di favorire il confronto su aspetti di sicurezza, risposta alle emergenze e sviluppo tecnologico e sostenibile dell’Artico.
Leonardo, tramite e-GEOS (80% Telespazio e 20% Agenzia Spaziale Italiana) è l’unica industria a partecipare ad ARCSAR, iniziativa guidata dalla Joint Rescue and Coordination Center Northern Norway, che coinvolge 21 enti di ricerca e istituzioni di 13 Paesi.
Giovanni De Gennaro, Presidente di Leonardo, ha commentato: “Leonardo è orgogliosa di partecipare al progetto ARCSAR come partner industriale di riferimento, consapevole che la tecnologia sia un asset a beneficio della collettività: mettiamo a disposizione le nostre migliori competenze per la tutela dell’ambiente, la ricerca e soccorso, la sicurezza della navigazione. L’Italia è storicamente presente nella regione artica con attività scientifiche e di esplorazione che le hanno garantito il posto di osservatore permanente nel Consiglio Artico”.
Leonardo metterà a disposizione di ARCSAR un patrimonio unico in termini di know how e innovazione: dagli elicotteri SAR (Search And Rescue), già utilizzati da Canada, Danimarca, Norvegia e Regno Unito, ai sistemi per il pattugliamento marittimo, per le comunicazioni e per i dati e immagini satellitari, tecnologie integrate e soluzioni che consentono di prevenire e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, in linea con l’SDG (Sustainable Development Goal) 13 dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Il progetto europeo ARCSAR (Arctic Security and Emergency Preparedness Network) è stato promosso dall’Unione Europea nell’ambito di Horizon 2020, con l’obiettivo di favorire l’incontro tra istituzioni pubbliche, comunità residenti nella regione e attori privati.
Gli obiettivi principali riguardano lo sviluppo sostenibile nell’ambito della sicurezza, che ad oggi è uno degli aspetti cruciali per le aree costiere e di Paesi come Norvegia, Islanda e Groenlandia. Le infrastrutture esistenti – quando ci sono – sono carenti e decisamente insufficienti per il trend che va delineandosi nell’area per il prossimo futuro. Porti, strade, ospedali e centri di primo soccorso diventano investimenti fondamentali per assicurare la sicurezza di tutte quelle persone che nei prossimi anni popoleranno il Nord.
La regione Nord-Atlantica è stata tradizionalmente importante in termini di pesca e attività legate alla pesca. La regione sta vivendo un aumento delle attività umane, dal turismo alla creazione di nuove infrastrutture. L’aumento del traffico delle navi da crociera è una delle preoccupazioni principali per molti Paesi artici, in particolare dal momento che tali navi stanno crescendo in termini di dimensioni e di numero di passeggeri.
Le sfide chiave per le operazioni di ricerca e soccorso (S&R) nella regione comprendono lunghe distanze, condizioni meteorologiche avverse, presenza di ghiaccio, una scarsa rete di comunicazioni, mancanza di infrastrutture e risorse limitate. Inoltre, la limitata capacità di ospitare pazienti, la necessità di una consapevolezza della situazione coordinata e la necessità di attrezzature specializzate per l’evacuazione e la sopravvivenza pongono sfide importanti per la sicurezza marittima nell’Artico. I satelliti per le comunicazioni che operano nell’orbita terrestre geo-stazionaria non coprono l’area dell’Artico. Anche quando è possibile creare un collegamento, esso può essere soggetto a interruzioni causate dalla formazione di ghiaccio sulle antenne o da interruzioni causate da mare grosso.
Leonardo collabora attivamente con il governo di Oslo, avendo venduto alla Norvegia già 16 esemplari di AW101 nel 2013, e avendo aperto anche un centro di addestramento elicotteristico nel 2017 nel Paese scandinavo. La collaborazione tra la società guidata da Gianni De Gennaro e la Norvegia prevede un pacchetto di vendita e assistenza della durata di 15 anni.
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