Qilak si trova in una posizione di 3.700 km più vicina ai mercati asiatici rispetto al suo principale concorrente, lo Yamal LNG guidato da Novatek nell’Artico russo.
Una mossa che potrebbe stravolgere gli equilibri politici ed energetici internazionali. Qilak LNG prevede di investire 5 miliardi di dollari in un impianto di gas naturale liquefatto (GNL) nel North Slope dell’Alaska per competere con il progetto russo Yamal a beneficio dei i clienti asiatici.
L’opera dovrebbe entrare in servizio “verso la fine di questo decennio”, ha annunciato alla stampa nordamericana il suo amministratore delegato. I principali importatori di gas naturale come Giappone, Corea del Sud e Taiwan stanno cercando di limitare le forniture russe e potrebbe essere necessario più gas naturale per produrre combustibili alternativi e a basse emissioni.
Qilak si trova in una posizione di 3.700 km più vicina ai mercati asiatici rispetto al suo principale concorrente, lo Yamal LNG guidato da Novatek nell’Artico russo. Il progetto punta a inviare un carico di GNL in Asia in 14 giorni, circa il doppio delle spedizioni dalla costa del Golfo degli Stati Uniti, secondo quanto riferito all’agenzia Reuters da Mead Treadwell, amministratore delegato e presidente di Qilak.
“Questo progetto potrebbe aprire una nuova via di approvvigionamento di GNL, ammoniaca e idrogeno. Ci sono vantaggi geopolitici e diversificare le forniture di gas artico lontano dalla Russia è generalmente un concetto ben accolto”, ha detto Treadwell. La società punta sulla produzione di GNL a un costo inferiore rispetto a Yamal LNG.
Yamal LNG, che ha spedito il suo primo carico nel 2017, è costato 27 miliardi di dollari per liquefare 16,5 milioni di tonnellate di GNL all’anno. Ciò equivale a circa 1,6 miliardi di dollari per 1 milione di tonnellate, secondo i calcoli della Reuters. La produzione annua di Qilak è fissata invece a 4 milioni di tonnellate e, con un costo di 5 miliardi di dollari, dovrebbe essere di 1,3 miliardi di dollari per 1 milione di tonnellate.
Qilak LNG sta lavorando con Lazard come banca d’investimento per attirare finanziamenti e prevede anche di offrire una quota di proprietà alle amministrazioni pubbliche dell’Alaska, compresi i gruppi di investimento indigeni, ha affermato Treadwell, ex governatore dell’Alaska.
“Stiamo parlando con potenziali investitori all’interno e all’esterno del Giappone, nonché con aziende che possono aiutarci a ridurre l’impronta di carbonio del progetto”, ha affermato, senza fornire ulteriori dettagli. Il progetto, pari all’1% della domanda globale di GNL, dovrebbe essere lanciato entro il 2030.
Qilak LNG deve ancora scegliere i modelli di ingegneria, approvvigionamento e costruzione, ma Nana Worley e Aker Arctic Technology dovrebbero guidare lo studio di fattibilità, ha detto Treadwell.
“Se rimaniamo nei tempi previsti, lo studio di fattibilità sarà completato quest’anno e la progettazione ingegneristica di front-end nel 2024”, ha affermato, aggiungendo che una decisione finale sull’investimento è possibile nel 2025.
Articolo apparso originariamente su Shipmag / in partnership con Osservatorio Artico
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