Prima puntata della nuova rubrica di Annalisa Gozzi, che ogni settimana ci racconta le novità e i principali eventi che riguardano l’Unione Europea sui temi centrali di Osservatorio Artico.
Appuntamenti da tenere d’occhio:
- 13 gennaio: Udienza pubblica congiunta ENVI-AGRI sul monitoraggio forestale per la resilienza delle foreste europee. L’udienza si focalizzerà sull’adozione di indicatori per il monitoraggio e un sistema di raccolta adeguati per una gestione forestale sostenibile.
- 16 gennaio: Tavola rotonda dell’European Parliamentary Research Service (EPRS) sui dieci dossier principali per la politica europea nel nuovo anno tra cui gli obiettivi climatici al 2040 e il mercato europeo dei veicoli elettrici. L’evento è aperto agli esterni che si registrino entro il 13 gennaio alle 18.00.
- 20 – 23 gennaio: Prima sessione plenaria dell’anno per il Parlamento Europeo. Tra i temi in agenda oppressione ed elezioni fantoccio in Bielorussia, il nuovo report dell’Alto commissariato ONU per i rifugiati (UNHCR), e i risultati della COP16 sulla desertificazione.
Il 2024 è ufficialmente l’anno più caldo mai registrato
Il programma di osservazione della Terra dell’UE ha pubblicato il Copernicus Global Climate Highlights Report 2024: l’anno appena concluso è stato il più caldo mai registrato e il primo ad aver superato la soglia del +1.5°C rispetto alla media annuale pre-industriale.
I territori europei nell’Artico si confermano la regione dove il riscaldamento corre più veloce in assoluto. Secondo il commissario UE per il clima, Wokpe Hoekstra, questi dati evidenziano la necessità di prioritizzare l’azione climatica. “È una situazione estremamente complicata, in un contesto geopolitico molto difficile, ma non abbiamo alternative”, ha detto a Reuters.
Il caos di Trump prima dell’insediamento alla Casa Bianca
Il ministro francese degli affari esteri Jean-Noel Barrot ha reagito alle affermazioni del neo eletto presidente statunitense Donald Trump secondo cui non escluderebbe l’uso della forza militare ed economica per prendere il controllo della Groenlandia (bramata per la posizione strategica e le copiose risorse minerarie) e del Canale di Panama.
Barrot ha invitato la Commissione Europea a prendere posizione per proteggere l’Unione dalle interferenze, minacciate o reali, affermando che l’UE “deve svegliarsi e rafforzarsi” mentre il premier groenlandese, Múte Egede, è tornato a spingere sull’autonomia politica nazionale.
Il sostegno dell’UE a Kiev prosegue nel 2025
La Commissione Europea ha erogato la prima tranche da €3 miliardi del prestito eccezionale di Assistenza Macro-Finanziaria (MAF) all’Ucraina. Il prestito sarà ripagato con i proventi maturati dagli asset russi immobilizzati in Unione Europea. Nel corso del 2025 lo stato Ucraino riceverà €18.1 miliardi grazie a questo strumento.
Intanto, un gruppo di paesi terzi, tra cui Islanda, Norvegia e la stessa Ucraina, si sono allineati alla decisione del Consiglio dell’Unione Europea (CFSP) 2024/3182 in merito a “misure restrittive contro le azioni che minacciano l’integrità, la sovranità e l’indipendenza ucraina”.
Annalisa Gozzi
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