High NorthItaliaScienza

#HN24Daily, Diario di Bordo 2 Agosto

Nave Alliance vista dai ghiacci © Istituto Idrografico della Marina

Ultima settimana di campagna per nave Alliance, che sale ancora di latitudine per effettuare nuovi rilevamenti e per scandagliare nuovi tratti di mare.

Il limite Nord

Location: Al limite dei ghiacci
Coordinate: 81°38.338’ N; 030°39.162’ E
Meteo: -1 gradi, sole
Puntamento nave

È arrivato agosto, e la campagna High North24 entra ufficialmente nella sua ultima settimana di spedizione. Ma ciò non significa vacanza, anzi. Negli ultimi due giorni, dopo aver scandagliato un lungo tratto di mare a Nord delle isole Svalbard, abbiamo messo la prora ancora più a settentrione, superando gli 81 gradi di latitudine.

ghiacci marini artici
© Osservatorio Artico

Il clima è più rigido, e oscilliamo sullo zero termico ormai da giorni. Ma per fortuna il cielo si tinge ancora di raggi di sole, e gli intensi banchi di nebbia creano bolle in cui entriamo e usciamo, come in un ciclo di veglia e di sonno.

Il team scientifico continua a lavorare a pieno regime, e le calate della benna portano a bordo decine di chili di fango, terra, sedimenti e molluschi che abitano uno dei fondali più inaccessibili del pianeta.

Come ci si veste?

Sembra una banalità, ma l’organizzazione di bordo è assoluta. E non potrebbe essere altrimenti, sia perché la nave è pur sempre un’unità della Marina Militare, sia perché le acque in cui ci muoviamo sono ben più complesse di ciò che appare. Ogni giorno vengono scaricate le ultime immagini satellitari dei ghiacci, che provengono da diverse fonti. Pubbliche, e classificate.

Grazie a queste immagini dettagliate è possibile sapere in tempo reale come impostare la rotta, considerando anche la velocità del ghiaccio – che si muove molto più velocemente di ciò che si pensa – oltre a tutti gli altri fattori, tra cui il vento e le condizioni meteorologiche.

HIgh North24
I campionamenti dei ghiacci © Istituto Idrografico della Marina

Per scendere tra i ghiacci per prelevare i campioni, è necessario indossare alcuni indumenti necessari. Si parte da una tuta di pile completa, che copre gambe e corpo, a cui si aggiunge una muta stagna in grado di preservare il corpo per un tempo più lungo, in caso di caduta in acqua. Il salvagente completa la tenuta, oltre all’elmetto, i guanti e gli scarponi. Un vestiario che ci fa assomigliare più a degli astronauti che a dei marinai, ma in effetti questo è un altro mondo.

Leonardo Parigi

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Leonardo Parigi
the authorLeonardo Parigi
Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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