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#HN24Daily, Diario di Bordo 22 Luglio

© Osservatorio Artico

Prima settimana a bordo di nave Alliance, tra ghiacci marini, foche, balene e tanta attività scientifica per il team.

Scandagliando il fondale dell’Artico

Location: A 50 miglia da Prins Karls Forland
Coordinate: 78°44.071’ N; 006°46.648’ E
Meteo: nuvoloso e freddo, mare poco mosso
Puntamento nave

“Non esiste nulla che non possa essere esplorato, ma il tempo necessario per la produzione di una carta nautica può essere molto lungo”. Roberto Pizzi, Sottocapo di Prima Classe, conosce bene nave Alliance. Qui era imbarcato come parte dell’equipaggio militare, e qui è tornato adesso per un’esperienza diversa, essendo tirocinante del corso da “Hydrographic Surveyor” di Categoria B, promosso dall’Istituto Idrografico della Marina di Genova.

“Quando sono entrato nella Marina Militare avevo circa vent’anni”, racconta Pizzi, origini messinesi ma ormai in pianta stabile in Liguria. “Mi piaceva l’idea di questo mondo, anche se conoscevo ben poco di quello che si faceva davvero a bordo. Sembra una frase fatta, ma è vero che l’equipaggio diventa la tua famiglia. Anche perché ora ci troviamo nell’Artico, su una nave particolare e dotata di tecnologia adatta. Le temperature sono rigide, ma la stragrande maggioranza del mio passato di bordo è stato su navi militari grigie, spesso in Medio Oriente o in Africa.

idrografi
© Osservatorio Artico

“Altri climi, altre condizioni di vita. Non è semplice anche per i nostri familiari capire la vita che si fa a bordo. Tutto funziona perché tutto deve funzionare. Sono piccoli gruppi che sanno nel dettaglio ogni singolo aspetto della giornata, che conoscono il più piccolo diaframma dello scafo. È giocoforza la loro – la nostra – casa, per lunghi mesi”.

“Ho intrapreso questo percorso perché credo sia un mondo di enormi orizzonti”, gli fa eco Diego Basile, Sottocapo di Seconda Classe, anche lui in tirocinio a bordo di nave Alliance. “L’Istituto è una realtà cruciale per la navigazione e la sicurezza dei mari, e il nostro lavoro, silenzioso e lungo, rappresenta un ‘dietro le quinte’ che non ha eguali”.

Pezzi di puzzle

Le ultime due giornate viaggiano lente, perché l’attività principale è dedicata alla mappatura del fondale tramite il Multi-Beam, un tipo di sonar utilizzato per mappare il fondale marino e rilevare oggetti nella colonna d’acqua o sul fondo. Grazie a questo strumento è possibile avere informazioni e immagini precise, che andranno a comporre il grande puzzle di “Seabed 2030”, il progetto di GEBCO (General Bathymetric Chart of the Oceans) per una mappatura totale dei fondali marini entro la fine del decennio.

La vita a bordo di nave Alliance prosegue con tutte le sue piccole ma fondamentali attività. Esercitazioni continue, lavori di manutenzione dello scafo e dei suoi impianti, insieme alla preparazione di ogni aspetto del lavoro scientifico. Tutto ha una sua pianificazione, anche perché abbiamo appena superato la prima settimana di navigazione, e la strada è ancora lunga per Tromsø.

Pillola del giorno

Di circa 60 persone imbarcate, praticamente tutti fanno esercizio fisico quotidianamente. Una palestra all’interno e uno spazio esterno sono adibite al tenersi in forma. Fondamentale non solo per l’operatività della nave o dei reparti, ma anche per poter evadere dalla routine!

Leonardo Parigi

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Leonardo Parigi
the authorLeonardo Parigi
Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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