Ultima pagina del Diario di Bordo di Giulia Prior, che ci ha accompagnato dall’inizio alla fine nella spedizione artica della Nave Alliance.
#HN23Daily, fine campagna
Scrivo questa ultima pagina del diario di bordo della campagna High North dall’aeroporto di Oslo, dove sto aspettando il volo per rientrare in Italia.
La mattina dell’8 agosto la Nave Alliance è rientrata nel porto di Tromsø si è conclusa così High North 23. È arrivata l’ora di indossare di nuovo le nostre “gambe da terra” e riprendere il ritmo della quotidianità, dopo questa incredibile avventura. Mentre il team dell’Istituto Idrografico è rientrato con altri mezzi nella mattinata del 9, l’equipaggio stamattina è ripartito a bordo dell’Alliance in direzione La Spezia, dove arriveranno in una quindicina di giorni.
Tirare le somme di un’esperienza così particolare è davvero difficile, soprattutto perché ancora quasi non riesco credere di averla vissuta. Ma ci proverò come posso.
Un lavoro di comunità
Quello che ho potuto capire nel vivere in prima persona una campagna di ricerca, soprattutto in ambienti ostili e sperduti come l’Artico, è che l’elemento fondamentale per la buona riuscita del tutto sono le persone e il loro lavorare insieme.
Tanti strumenti che sono stati usati per raccogliere dati scientifici richiedevano non solo la presenza degli idrografi dell’istituto e dei tirocinanti che erano lì per imparare praticamente, ma anche del nostromo della nave, del verricellista, dei nocchieri, e di tanti altri membri dell’equipaggio i quali, ognuno svolgendo il proprio lavoro, operavano per la buona riuscita di questa o quella rilevazione.
Moltiplicate questo per le tre settimane di campagna e potete immaginare la sinergia e il senso di comunità che si sono venuti a creare a bordo, in contrasto con la solitudine delle acque artiche. E tutti mi hanno accolta e fatta sentire parte integrante di questa comunità, rispondendo a tutte le curiosità che avevo, rendendosi disponibili quando avevo bisogno di qualcosa, e così i giorni sono volati.
Durante queste settimane ho avuto modo di vedere da vicino come si pianifica ed esegue giorno per giorno una campagna di ricerca in Artico, come bisogna necessariamente rivedere i programmi per adattarsi ai ritmi della Natura, al vento e al mare, ai movimenti dei ghiacci. Arrivando addirittura a rinunciare a raggiungere certi posti, perché in fondo, in queste acque, siamo soltanto degli ospiti. Devo dire che è stata davvero una grande lezione di vita.
Vorrei chiudere con qualche ringraziamento. Al Comandante Federico Carleo e a tutto il suo equipaggio, per l’accoglienza e la disponibilità dimostratami. A tutta la componente scientifica dell’Istituto Idrografico e gli altri ricercatori a bordo, per avermi insegnato tutto quello che c’era da sapere sulle loro attività di ricerca e sulle loro specializzazioni, senza mai tirarsi indietro quando li bombardavo di domande. Ai giovani futuri idrografi, per avermi fatta sentire da subito parte del gruppo, e ai quali auguro un grosso in bocca al lupo per la fine di questo loro percorso di studi, che sono sicura porteranno a casa con ottimi risultati.
Un ringraziamento particolare va poi al Comandante Maurizio Demarte, capo spedizione HIGH NORTH23, che è stato il primo a volermi a bordo con il suo team, e che è riuscito a trasmettermi tutta la passione che lo spinge, dal 2017, a partire per le acque del Nord nel nome della ricerca idrografica italiana, per contribuire alla scoperta dei segreti celati nei fondali nordici.
Giulia Prior
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Orgogliosa e felice per te. Sei stata coraggiosa e appassionata come è il tuo modo di vivere!! Bravissima Giulia e aspettiamo i racconti dal vivo 💞