La Svezia è uno dei pochi paesi al mondo con una nave di intelligence appositamente progettata. Succede da anni, tra l’altro, perché la Artemis è destinata a sostituire l’ormai quarantenne Orion.
Il radar mobile
La nave dell’intelligence svedese HMS Artemis effettuato le sue prime prove in mare, secondo un annuncio del Ministero della Difesa di Stoccolma. La Artemis è stata costruita in parte in Polonia e in parte a Karlskrona, in Svezia, e ha lasciato per la prima volta il porto di Karlskrona mercoledì per i test nel Mar Baltico. Normalmente, la prima uscita comporta il test in piattaforma: i test di altri sistemi, come i sensori, seguiranno nelle prossime settimane.
E sono proprio i sensori che rendono questa nave così speciale. La Svezia è uno dei pochi paesi al mondo con una nave di intelligence appositamente progettata. Succede da anni, tra l’altro, perché la Artemis è destinata a sostituire l’ormai quarantenne Orion, una nave che era attrezzata per ricevere e analizzare i segnali trasmessi come i segnali radar. La Orion era stata realizzata tramite finanziamenti provenienti dagli Stati Uniti, e in cambio la Svezia si era impegnata a trasferire tutte le informazioni a Washington, come hanno scritto Matthew M. Aid e Cees Wiebes nel loro libro Secrets of Signals Intelligence During the Cold War and Beyond.
“Grandi orecchie” digitali sono state installate all’interno del grande cilindro dell’Artemis, che monitorerà lo spettro elettromagnetico. In questo modo, ad esempio, i segnali radar degli aerei russi potranno essere ricevuti, analizzati e archiviati in un database. Grazie a queste informazioni, in futuro altre unità svedesi saranno in grado di riconoscere lo stesso aeromobile dall’impronta digitale memorizzata. Per la Svezia, che non è (ancora) un membro della NATO, si tratta di una capacità davvero notevole.
Sopra e sotto il mare
Oltre ai sensori per l’acqua, l’Artemis potrebbe anche disporre di un sonar. Ma quali sistemi avrà la nave non è un’informazioni di pubblico dominio. Il comandante del servizio sottomarino svedese ha dichiarato la scorsa primavera che anche lui non sa esattamente cosa verrà installato a bordo.
Di sicuro la nave rientra formalmente nel servizio sottomarino, e i sistemi di guerra elettronica sono posizionati e gestiti da un dipartimento speciale all’interno delle forze armate svedesi. È noto che il Försvarets radioanstalt (FRA) è responsabile delle operazioni di intelligence nello spettro elettromagnetico e lo farà proprio dalla nave spia svedese. La Artemis è lunga 74 metri e ha un dislocamento di circa 2.200 tonnellate.
La prova in mare della nave è una pietra miliare importante. L’Artemis doveva essere consegnata nel 2020, ma i problemi finanziari del cantiere polacco hanno causato gravi ritardi alla nave, ordinata dal governo svedese nel 2017. L’anno scorso l’Artemis è stata rimorchiata a Karlskrona, dove è stata completata nel cantiere Saab Kockums.
Articolo apparso originariamente su ShipMag / in partnership con Osservatorio Artico
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