Cerimonia in piazza Matteotti, a Genova, per la cerimonia di consegna della bandiera ufficiale all’Istituto Idrografico della Marina, alla presenza delle alte cariche della Difesa e della Marina Militare.
Centocinquant’anni di presenza a Genova, e un piano di sviluppo che abbraccia la digitalizzazione e la ricerca scientifica. L’Istituto Idrografico della Marina, a Forte San Giorgio dal 1872, ha ricevuto oggi la bandiera d’Istituto concessa dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La cerimonia in piazza Matteotti, nel cuore della città, ha visto la presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, del Capo di Stato maggiore della difesa, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’Ammiraglio di squadra Enrico Credendino. A fare gli onori di casa, il Direttore dell’Idrografico di Genova, il Contrammiraglio Massimiliano Nannini.
Un evento che ha segnato un giro di boa storico per l’ente cartografico dello Stato. “È un grande onore ricevere questa bandiera, soprattutto per tutte le persone che in questi 150 anni hanno lavorato all’Istituto”, afferma Nannini. “È capitato a me riceverla, e sono onorato. Il nostro è un centro di eccellenza, proiettato nel futuro anche grazie ai nuovi investimenti in termini di tecnologia e di nuovi spazi”.
L’Idrografico non si occupa più solo delle sue attività classiche, ovvero la ricerca idrografica e quindi la cartografia. Ma è andato ben oltre. Nel 2017 l’allora Direttore, l’Ammiraglio Luigi Sinapi, benediceva l’avvio del programma “High North“, missione che ogni anno viene rinnovata per la ricerca batimetrica e idro-oceanografica nelle gelide acque dell’Artico. Un fiore all’occhiello non solo per l’istituto, ma per tutto il sistema nazionale di ricerca.
E certamente anche per la Marina Militare. L’Idrografico sceglie ancora Genova anche per crescere nei suoi spazi. “Stiamo lavorando con il Comune e con l’Autorità di Sistema Portuale per allargare le nostre capacità, grazie a un nuovo edificio su Ponte Parodi“, commenta ancora Nannini. “Il progetto prevede non solo di allargarci, ma anche di vedere qui ormeggiata la nuova unità oceanografica, ora in fase di progettazione e costruzione. Porteremo a Ponte Parodi anche la parte di formazione e divulgazione, oltre che tutta la parte operativa delle unità unmanned”.
“Questo è il secolo blu, il dominio marittimo è quello più strategico, anche per i dati e per l’energia”, commenta il sottosegretario “La tutela dell’ambiente e la salvaguardia degli spazi marittimi sono solo due degli aspetti cruciali per il mare. L’Istituto Idrografico è un polo centrale per il futuro del mondo marittimo italiano. Il mare è una risorsa, che va protetta e normata, a tutela delle acque nazionali e continentali”.
Lo speciale di Shipmag, in partnership con Osservatorio Artico: Istituto Idrografico della Marina, 150 anni di Storia con lo sguardo al futuro
Leonardo Parigi
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